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Metro C a San Giovanni, l'apertura nel 2016 si allontana: si rischia un ritardo di due anni

L'infrastruttura potrebbe essere inaugurata solo dopo l'apertura del tronchino di via Sannio che sarà pronto nel 2018. Roma Metropolitane: "E' in corso di valutazione, ma San Giovanni può funzionare anche senza"

L'apertura della metro C a San Giovanni rischia di slittare al 2018. Dopo mesi di annunci e rassicurazioni, a far affiorare il dubbio in merito a un traguardo atteso per la metà del 2016 è una frase comparsa sul sito di Roma Metropolitane, nella scheda informativa dedicata alla tratta Lodi-Fori Imperiali: “La stazione San Giovanni verrà aperta quando sarà disponibile anche il tronchino di manovra in corrispondenza di via Sannio in modo da non penalizzare la frequenza della tratta già in esercizio”. Niente male se non fosse che per quest'ultimo il completamento dei lavori è previsto per il 2018. 

A lanciare l'allarme sul cambiamento riportato sul sito di Roma Metropolitane, il comitato MetroXRoma che spiega: “Il pozzo di Via Sannio ha tempi di realizzazione assolutamente non sovrapponibili a quelli residui per San Giovanni”. Il 2018 appunto, contro una previsione fissata per la metà del 2016. Il conseguente slittamento dei tempi di apertura della stazione San Giovanni è logica: se per aprirla si attende il completamento del tronchino di via Sannio e questo sarà terminato nel 2018 a meno di decisioni differenti anche l'inaugurazione della stazione rischia di slittare. 

Ma perché è così importante l'apertura del 'tronchino'? Questo permetterebbe ai treni di avere uno spazio 'ad hoc' per fare manovra, senza quindi andare ad incidere sui tempi di percorrenza. Cosa che invece accadrebbe qualora la stazione di San Giovanni aprisse prima che questo venisse completato. In questo caso i treni infatti dovrebbero percorrere la tratta a ritroso fino al primo 'tronchino' disponibile. 

Il quadro lo spiega anche Roma Metropolitane rispondendo proprio all'obiezione di MetroXRoma: “La Stazione San Giovanni della Linea C può essere messa in esercizio sia in assenza del tronchino di ricovero e manovra, che sarà ubicato tra la stazione stessa e il pozzo in fase di costruzione a via Sannio, sia in fase successiva quando tale tronchino sarà disponibile. Naturalmente la prima configurazione risulta penalizzante rispetto alle possibili frequenze di esercizio, con un incremento dell’intervallo tra i treni di circa 1 minuto (da 6’ a 7’ nella tratta Alessandrino-San Giovanni)” scrivono. 

Il tema, fanno sapere da Roma Metropolitane, “è in corso di valutazione insieme all’amministrazione e agli altri soggetti competenti”. Sul sito sembra una decisione già presa, a parole è “in corso di valutazione”. Quel che è certo è che sul tavolo di Campidoglio e Roma Metropolitane è stata posta concretamente l'ipotesi di far slittare i tempi di apertura della stazione San Giovanni di circa due anni. 

Il commento del comitato MetroXRoma sorge spontaneo: “Sarebbe davvero più conveniente tenere chiusa per circa 2 anni una stazione conclusa e pronta ad essere utilizzata? Nell’ottica del meno peggio, perché purtroppo solo di questo stiamo parlando, sarebbe davvero meno peggio rimanere allo stato attuate con un ramo monco rispetto ad avere il prima possibile il collegamento diretto con la Linea A seppur con frequenze più basse?”. Domande lecite, se si pensa che l'arrivo a San Giovanni della terza linea le permetterebbe l'interscambio con la A e quindi si collegherebbe con il resto del sistema metropolitano romano. Fino ad allora, la metro C continuerà a sembrare un "ramo monco". 

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