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Rifiuti: gli enti locali, il convegno e il caso Roma. Il Campidoglio si offende e dà forfait: "Non siamo in emergenza"

Ci sono i patrocini di Ministero e Regione ma non del Campidoglio. E Montanari comunica che non sarà presente

Si parla di rifiuti, di ciclo sostenibile, di strategie di intervento, di nuove pratiche. Al tavolo a discutere di uno temi più caldi per le amministrazione locali della Regione ci saranno tutti, tranne i rappresentanti della città che con lo smaltimento della sua immondizia ha i problemi più seri. Il 12 giugno, alla Casa del Cinema di villa Borghese, si terranno Gli Stati generali dei rifiuti del Lazio, convegno aperto al pubblico, per addetti ai lavori ma anche per semplici cittadini desiderosi di approfondire. Interverranno il numero uno dell'Ispra, Alessandro Bratti, l'assessore della giunta Zingaretti, Massimiliano Valeriani, Rossano Ercolini di Zero Waste Italia, Tiziano Mazzoni direttore del Settore Ambiente Utilitalia. In platea, oltre a esponenti della società civile, giornalisti, imprenditori, anche i rappresentanti degli enti locali, i sindaci con i rispettivi delegati al settore rifiuti. Tutti, tranne il Campidoglio e l'assessore Pinuccia Montanari.

Secondo quanto apprendiamo, non solo la titolare di via dei Cerchi ha comunicato agli organizzatori (la piattaforma Ricicla.tv) che non parteciperà, ma ha negato nero su bianco il patrocinio del Comune di Roma all'evento. E' scritto chiaramente in una lettera firmata dalla stessa Montanari, che RomaToday ha potuto visionare. La ragione? "Roma non è assimilabile a uno stato di emergenza sui rifiuti comparabile ad altre città per le proprie intrinseche peculiarità". E' il sottotitolo dell'evento a infastidire Pinuccia Montanari, quel "Il caso Roma" che forse suona come un'accusa alla gestione Raggi. 

L'incontro però, come specificato da chi lo ha messo in piedi, è tecnico e non politico. Nel volantino non viene usata la parola "emergenza", e nemmeno nella scaletta di temi e interventi. E tra gli invitati c'è anche il generale Sergio Costa, primo nome fatto dal grillino Luigi Di Maio in campagna elettorale per guidare il dicastero dell'Ambiente. Poi che Roma abbia un problema non lo si può negare. Che abbia sue "intrinsiche peculiarità" lo dice anche l'assessore. E che sul tavolo ci siano il piano dei rifiuti della regione da portare a termine tramite anche l'indicazione di siti idonei allo smaltimento da parte del Campidoglio è un'altra verità. Insomma, un confronto serrato sarebbe auspicabile. Sembrava la nuova linea tracciata dalla sindaca Virginia Raggi con lo Zingaretti bis quella della collaborazione. Eppure, agli Stati generale dei rifiuti del Lazio, la sedia vuota sarà quella della Capitale. 

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