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Stadio della Roma, Pallotta risponde al Pd: "Ridicole le polemiche sulla proprietà"

Il presidente giallorosso ha parlato ai microfoni di Radio Radio: "L'unico motivo della proprietà è finanziario e riguarda tutte le società: c'è una proprietà e un club"

Che domani arriverà il via libera alla realizzazione del nuovo stadio della Roma da parte della Giunta capitolina è ormai assodato. Eppure il cielo sopra Tor di Valle è ancora nuvoloso. Al presidente giallorosso James Pallotta infatti non sono piaciuti i 'paletti' posti dal Pd romano, riunitosi al completo ieri in via delle Sette Chiese. In particolare il cosiddetto 'nodo della proprietà'. Gli esponenti democratici infatti vorrebbero ulteriori garanzie mettendo nero su bianco il legame tra lo stadio e il club romanista.

IL NODO PROPRIETA' - “E' un'affermazione ridicola” il commento di Pallotta ai microfoni di Radio Radio. “Non c'è razionalità per chi critica questo aspetto. Non cambia nulla: non voglio dare un debito del genere alla società. È per salvaguardare il club". La Roma infatti non sarà proprietaria della nuova struttura sportiva che sarà invece detenuta da una società creata dallo stesso Pallotta. Il Pd vorrebbe evitare, in caso di futura vendita della squadra, la società calcistica debba continuare a versargli l'affitto.“L'unico motivo della proprietà è finanziario e riguarda tutte le società: c'è una proprietà e un club”ha ribadito Pallotta.

AFFITTO - La Roma dovrà quindi continuare a pagare l'affitto per la struttura ma, a detta del presidente giallorosso, l'importo sarà di gran lunga inferiore. “L'accordo per lo stadio è la cosa migliore per la Roma: attualmente la società paga 8 milioni di euro per lo stadio, ma quando costruiremo il nuovo impianto i costi scenderanno a 2 milioni”.

IL SI' DELLA GIUNTA – Pallotta si è però dimostrato fiducioso. Domani avrà luogo la riunione della Giunta capitolina da cui arriverà la delibera con il riconoscimento della pubblica utilità del progetto complessivo dello stadio da parte di Roma Capitale: "E' una giornata molto importante. Siamo fiduciosi, abbiamo preparato un grande progetto per la città di Roma e per l'Italia intera. Il progetto riporterà la Serie A dove merita di essere. Domani ci aspetta un grande giorno".

UTILITA' PUBBLICA E FONDI PRIVATI - Per quanto riguarda le infrastrutture “sapevamo che ci sarebbe stato da spendere tanto, con fondi totalmente privati per le infrastrutture, che siano svincoli, strade. Stiamo cercando di prendere il meglio delle esperienze passate e incrementarle in questo progetto". L'intero progetto, ha concluso Pallotta, "sarà il maggiore dagli Anni 20. Parliamo di oltre un miliardo di euro con tutte le strutture e lavori connessi. Un centinaio per le infrastrutture, l'aeroporto sarà potenziato. Faremo tutto ciò che possiamo per far sì che Roma sia una delle destinazioni maggiori nel mondo. Saranno fondi privati, non c'è altro da aggiungere". 

LA RISPOSTA DEL PD - Immediata la risposta del coordinatore di maggioranza Fabrizio Panecaldo: "Ben conosciamo le norme e, come maggioranza, stiamo lavorando a clausole contrattuali che rendano efficace il vincolo di indissolubilità tra la società sportiva As Roma e lo stadio. Se non occorreranno, meglio per tutti. La nostra sarà stata una preoccupazione magari eccessiva, ma mai ridicola" dichiara in una nota Panecaldo. "Ricordo a mister Pallotta che per lo stadio si sta lavorando per qualificarne l'interesse pubblico, cioé quello generale che va oltre la Roma calcio, e che riguarda tutti i romani. Un po' di rispetto in più non guasterebbe. Come afferma mister Pallotta, non avrebbe alcun senso per il gruppo di proprietà vendere lo stadio dopo due anni. Lo pensiamo anche noi. Ma dobbiamo da amministratori contemplare tutti i casi di scuola e le possibilità. Se non lo facessimo, allora sì che saremmo ridicoli".

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