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Stadio Flaminio, al via la bonifica. Frongia: "Poi un parco monumentale"

Le operazioni dureranno circa un mese. L'assessore: "E' solo il primo passo"

Prima la bonifica. Poi la creazione di un parco monumentale che ospiti, tra l’altro, la 'Casa del Rugby'. Sono partite ieri mattina le operazioni di pulizia e di rimozione dei rifiuti dallo stadio Flaminio. Ad annunciarlo è l'amministrazione comunale in una nota. Gli addetti dell’Ama sono arrivati poco dopo l’alba per iniziare il lavoro nelle aree interne e attorno all’impianto, compresa la pulizia del verde infestante a terra e sul campo da gioco.

La bonifica durerà circa un mese e si innesta nel più ampio progetto di rilancio dell’impiantistica sportiva, come per la precedente opera di bonifica di Campo Testaccio terminata da poco, e prevede un importante investimento sul decoro da parte del Dipartimento Sport sancito da una apposita convenzione sottoscritta con Ama.

"Il Flaminio era diventato, nostro malgrado, uno dei simboli del degrado della Città. L’amministrazione si sta impegnando per far rivivere il capolavoro di Nervi, trasformandolo nel simbolo della riscossa, della rinascita dello sport nella Capitale" le parole dell'assessore allo Sport, Daniele Frongia. "La bonifica è certamente solo il primo passo in questa direzione: stiamo lavorando con il Coni per poter trasformare lo stadio Flaminio in un parco monumentale che ospiti, tra l’altro, la 'Casa del Rugby'". 

Nel frattempo "prosegue la realizzazione con la Pier Luigi Nervi Project Association del piano di conservazione dell’impianto insieme all’Università La Sapienza e nell'ambito della Getty Foundation" continua. "Operazioni importanti per il progetto più ampio di riqualificazione totale della struttura e del suo affidamento a soggetti che possano garantirne nel futuro il lustro che merita".

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