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Venerdì, 19 Aprile 2024
Politica Tor di Valle / Via Ostiense

Stadio della Roma, pressing delle associazioni sulla Raggi: "Faccia chiarezza sul progetto"

In previsione della commissione Trasparenza, chiesto alla Sindaca di "condividere le informazioni con la cittadinanza".Italia Nostra intanto boccia definitivamente Tor di Valle: "Lì non si può fare"

Il 4 febbraio il progetto relativo allo Stadio della Roma passa al vaglio della Commissione Trasparenza. Qualche ora prima invece è attesa la relazione del Politecnico di Torino. In una settimana quindi,  si giocano due partite importanti che contribuiranno a decidere il futuro di Tor di Valle. 

Sul piano amministrativo, all'Assemblea capitolina resta da approvare quella  variante urbanistica che consentirà di trasformare un'area, destinata dal PRG a verde ed impianti sportivi, nel sito che ospiterà lo stadio ed il business park di Tor di Valle. Prima però bisogna rispondere ad alcune richieste, come quelle avanzate da alcune associazioni.

La necessaria chiarezza

Carteinregola e le associazioni CILD, Cittadinanzattiva Lazio, OPA, openpolis, Riparte il futuro, si sono già mosse. In previsione della Commissione Trasparenza, hanno elencato una serie di esigenze, a partire da quella di avere informazioni più chiare. "Pensiamo che sia un diritto dei cittadini romani essere informati sul progetto e sulle decisioni prima che la Delibera dello Stadio  sia portata in Aula" scrive in una nota il Laboratorio Carteinregola. Significa quindi trovare un punto di caduta tra "la spaventosa mole di informazioni messa on line la primavera scorsa" e le capacità di analisi della gran parte dei cittadini. "Le prime infatti hanno "reso impossibile alla stragrande maggioranza della popolazione anche solo orientarsi tra le centinaia di elaborati". E quindi hanno di fatto "escluso la  città da ogni conoscenza e dibattito". 

Plastico e infografiche

Una corretta sintesi potrebbe essere ottenuta riprononendo quanto fatto in occasione del primo progetto. Si tratterebbe quindi, secondo le associazioni che aderiscono al laboratorio di Carteinregola, di allestire " nella Casa della città e presso i Municipi interessati, un modello che mostri tridimensionalmente  come si dovrebbe presentare l’intera area di Tor di Valle secondo il progetto approvato in Conferenza dei servizi". Un plastico quindi, cui affiancare delle infografiche intellegibili sulle modalità scelte per affrontare temi legati alla mobilità, alle criticità idrogeologiche,  agli spazi verdi ed alle tribune dell’Ippodromo di Fuentes.

A Tor di Valle impossibile uno #stadiofattobene

A differenza dell'approccio scelto dal Laboratorio di Carteinregola, Italia Nostra ha deciso di assumere una posizione molto più tranchant. Per l'associazione infatti, l'amministrazione capitolina "non può che prendere atto, finalmente, che uno #StadioFattoBene annesso ad un business park a Tor di Valle non si può fare".  Una conclusione cui Italia Nostra arriva dopo " due conferenze dei servizi e due procedimenti di Valutazione di Impatto Ambientale che non hanno risolto i problemi di un'area con enormi criticità di compatibilità ambientale e di mobilità".

L'alternativa possibile

Niente stadio quindi? Non necessariamente.  Serve "un'area alternativa che soddisfi l'interesse pubblico e che dia alla città un contributo di infrastrutturazione e mobilita' sostenibile invece di creare problemi 'catastrofici' " osserva Italia Nostra. Dove andare a cercare un sito con queste caratteristiche. Secondo l'associazione che fu di Cederna, Bassani e Ripa di Meana, "aree del genere non mancano tra le top ten di quelle individuate nello studio dall'advisor incaricato dalla Roma Cushman & Wakefield". Lontano, quindi, dall'Ansa del Tevere. Significa però ripartire da zero. Con tutte le conseguenze del caso.

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