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Habemus stadium! "Si farà a Tor di Valle. Eliminati i grattacieli: ecco il progetto 2.0"

E' la sindaca ad annunciare la fumata bianca: "L'accordo prevede sostanzialmente un nuovo progetto, possiamo chiamarlo progetto 2.0"

I toni sono quelli di un conclave che ha eletto un Papa. C'è la fumata bianca per il nuovo stadio della Roma ed è la stessa sindaca a dare l'annuncio alla stampa uscendo dal Campidoglio: "Vi annunciamo che questa amministrazione ha raggiunto un accordo con la Roma. L'accordo prevede sostanzialmente un nuovo progetto, possiamo chiamarlo progetto 2.0".

A controfirmare l'annuncio, almeno nelle dichiarazioni post incontro, è l'As Roma con il direttore generale Baldissoni: "A nome del presidente Pallotta e della Roma voglio ringraziare la sindaca, anche perchè siamo contenti di vederla qui in perfetta salute. Il progetto precedente era figlio di un amministrazione precedente, noi abbiamo offerto la nostra disponibilità per rivederlo. Siamo molto orgogliosi di aver raggiunto un accordo che migliora il tutto con un intervento importante. È un giorno storico non soltanto per la Roma ma anche per la città".

Cambia il progetto quindi e la sindaca lo definisce 2.0. "Sarà innovativo, abbiamo ottenuto un taglio delle cubature da oltre 1,1 milioni di metri cubi fino alla metà, 598mila metri cubi, di cui il 60% solo sul business park. È un progetto che prevede la costruzione di edifici bassi, quindi via le torri, completamente integrati con il panorama e con lo standard energetico classe A4, il più alto al mondo". 

Spariscono quindi i grattacieli. E' questa la mossa che ha permesso di raggiungere l'accordo. Decisiva anche un ulteriore impronta green al progetto con l'ingresso nel progetto della bioarchitettura. Gli edifici del cosiddetto Convivium  avranno alberi sui tetti o inglobati nelle strutture. L'amministrazione ha chiesto e ottenuto l'uso di altri materiali, non solo cemento, come il legno, e del fotovoltaico.

Raggi su facebook spiega che "abbiamo rivoluzionato il progetto dello stadio della Roma e lo abbiamo trasformato in una opportunità per Roma. Abbiamo sempre detto di essere favorevoli alla realizzazione dello stadio ma nel rispetto della legge e per il bene della nostra città. Ci siamo riusciti. Abbiamo evitato il progetto monstre ereditato dalla precedente amministrazione. A Tor di Valle nascerà uno stadio ma moderno, ecocompatibile, all’avanguardia dal punto di vista delle tecnologie ma soprattutto sarà un’opera che rispetterà molto di più l’ambiente e il territorio".

E le opere pubbliche? Raggi rassicura: "Abbiamo previsto una convenzione con i costruttori: avranno priorita' le opere di urbanizzazione utili alla città e ai romani, come la messa in sicurezza dell’area di Decima o il potenziamento della ferrovia Roma-Lido grazie a cui si accorceranno i tempi per andare e venire dal litorale di Ostia".

La trattativa dovrebbe chiudersi definitivamente tra qualche giorno. Resta da capire se sarà necessaria una proroga alla conferenza dei servizi o si riuscirà a firmare tutto entro il 3 marzo. Secondo quanto riporta l'Agenzia Dire "il 'progetto 2.0' dello stadio della Roma a Tor di Valle verrà tradotto in una novazione della delibera di pubblico interesse, che verrà perciò in un certo senso "emendata" e non annullata. Non servirà dunque una nuova conferenza dei servizi, ma la Roma chiederà comunque una proroga di 30 giorni di quella attuale per definire il nuovo progetto nei dettagli".

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