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Politica Tor di Valle / Via Ostiense

Stadio della Roma, il nuovo progetto non c’è. Ma sarà uno “#Stadiofattobene”

Senza la Raggi la maggioranza pentastellata approva un ordine del giorno sullo stadio della Roma. Assessore Montuori: "Chiunque abbia pensato che si potesse realizzare un nuovo progetto in così poco tempo non vuole capirne la complessità"

"Abbiamo detto no al cemento". Sono soddisfatti i portavoce pentastellati che, nella mattinata di giovedì 23, si sono compattati sul futuro di Tor di Valle. In Aula Giulio Cesare, su richiesta del PD, si è svolto l'atteso Consiglio straordinario sullo Stadio della Roma. Un appuntamento disertato dalla Sindaca Raggi, ancora fuori città.

"Il PD preferiva più cemento noi abbiamo trovato accordo per più verde, opere pubbliche e sostenibilità". Si legge in un altro tweet. Ed ancora: "Cemento PD tagliato per più verde e mobilità". A ben vedere sono tutti dello stesso tenore i commenti che i consiglieri pentastellati stanno scrivendo. Servono a ribadire l'intenzione di realizzare "#UnoStadioFattoBene". Un proposito che ha trovato la sua espressione attraverso un odine del giorno votato dalla sola maggioranza. 

L'ORDINE DEL GIORNO - Il provvedimento impegna ora la Sindaca ad attivarsi per la realizzazione di un progetto che, "garantendo i benefici per l'intero quadrante e per i cittadini residenti", sia in grado di risolvere le  “note problematiche” di carattere idrogeologico; offrendo al tempo stesso un servizio di trasporto pubblico da 20mila passeggeri l’ora, cui sommarne altri 7500 provenienti da Magliana. Nell'ordine de giorno si ribadisce la necessità di unificare  via Ostiense con la via del Mare e di ampliare il parco fluviale.  Sono queste le opere pubbliche previste a corredo di un progetto che andrebbe a tagliare le tre torri, eliminando il 50% della cubatura prevista nella vecchia edizione. La nuova stesura tuttavia, la versione 2.0 dell'annunciato stadio della roma, ancora non esiste.

UN PROGETTO DA SCRIVERE - "Appare chiaro che ad oggi il progetto sullo stadio della Roma non c'è e che non ci sarà nemmeno entro il 5 aprile (data di chiusura della Conferenza dei servizi ndr). Bisognerà  quindi cominciare l'iter daccapo secondo la legge 142 (quella sugli stadi ndr) Il che vuol dire che il percorso amministrativo durerà per almeno 2 anni. Se tutto va bene  - osserva perplesso il consigliere capitolino GIulio Pelonzi (PD) - per il completamento dell'opera ci vorrà almeno un lustro".

RIMODULARE LE OPERE - D'altra parte, che ci sia ancora molto lavoro da fare, lo risconosce anche l’assessore all’Urbanistica Luca Montuori. “Oggi qui non siamo a presentare un progetto, chiunque abbia pensato o abbia indotto altri a pensare che si potesse realizzare un nuovo progetto in così poco tempo, non vuole capire la complessità di questo intervento”. Si tratta in sostanza, di “rimodulare il sistema delle opere che determinano il pubblico interesse individuate nella delibera 132”.

STADIO DELLA ROMA - Dal punto di vista procedurale,spiega Montuori “i proponenti intendono rispondere alle nostre esigenze in modo da portarci alla revisione delle precedenti delibere e alla formulazione precisa delle condizioni poste a tutela dell'interesse pubblico, così come rivisto alla luce degli orientamenti generali emersi da un nuovo quadro di attenzione per l'intero quadrante della città e non soltanto per le aree limitrofe allo stadio. E' un percorso che ci porterà nel breve periodo all'approvazione degli atti necessari da consegnare alla conferenza dei servizi in corso" Fatto questo si tratta  di ricevere un nuovo progetto sviluppato secondo le linee che verranno indicate". Su questo nuovo progetto "il consiglio si esprimerà riformulando di fatto l'interesse pubblico dell'intervento". A conti fatti, lo stadio si farà. Ma non domani.
 

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