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Giovedì, 25 Aprile 2024
Politica Tor di Valle / Via Ostiense

Stadio della Roma, parte tra le polemiche la nuova Conferenza dei Servizi

Entro la fine del 2017 chiarito il destino di Tor di Valle

E' iniziata la seconda Conferenza dei Servizi sullo Stadio della Roma. Il progetto, approvato nel 2017 con apposita delibera dall'assemblea capitolina, è stato sottoposto al vaglio della Città Metropolitana e del Governo. Acquisiti i pareri e preso atto delle criticità evidenziate, la Regione la scorsa estate aveva deciso di convocare una nuova Conferenza dei Servizi. Ci saranno 90 giorni di tempo per valutare, complessivamente in tre sedute, le novità progettuali che sono state predisposte per superare le varie criticità. Su tutte quelle legate alla viabilità ed al rischio idrogeologico del quadrante di Tor di Valle. "Per ulteriori integrazioni al proponente – si legge in una nota diramata dalla Regione Lazio – gli enti avranno come termine ultimo il 16 ottobre per fare richiesta". 

La delibera di Marino e quella di Raggi

Le differenze sostanziali tra la delibera approvata dalla maggioranza penstastellata e quella che aveva ottenuto il via libera durante l'amministrazione di Marino, sono state accennate. I ponti ciclopedonali restano due, uno verso la stazione di Tor di Valle e l'altro verso quella di Maagliana. E' poi prevista un parco di 34 ettari, la cui sicurezza sarà garantita da un sistema di videosorveglianza a spese del proponente. E' prevista inoltre la messa in sicurezza dei due fossi a rischio esondazione che sono presenti nell'area: il rio Vallerano e quello dell'Acqua Acetosa Ostiense. Nel tagliare le superfici edificabili da 345mila mq a 212 mila, il progetto 2.0 rinuncia anche a delle infrastrutture importanti. Ad Eurnova non si chiede più di realizzare il collegamento con l'autostrada Roma Fiumicino (il ponte di Traiano) che viene considerato essenzialmente superato dalla futura edificazione del ponte dei Congressi. Nel progetto promosso dalla maggioranza pentastellata, salta anche il prolungamento della metro B fino a Tor di Valle. Per quanto riguarda lo spostamento su ferro ci si accontenta di 5-6 nuovi treni da acquistare. 

A spese della collettività

La nuova Conferenza dei Servizi servirà per valutare se il progetto che il proponente ha presentato, è in grado di rispondere alle criticità evindeziate dal Ministero dei Trasporti, dalla Regione ed in parte anche dalla Città Metropolitana. A latere, si registrano invece le posizioni di quanti si mostrano contrari tout court al progetto di Tor di Valle. "Ma non sarebbe meglio far lavorare gli uffici pubblici su piani di recupero dell’esistente? - si chiedono i portavoce romani dei Verdi Guglielmo Calcerano e Silvano Meli - Adesso, per altri tre mesi, uffici del Comune e della Città Metropolitana di Roma, della Regione Lazio e dei vari Ministeri, a spese della collettività, saranno chiamati a decidere su qualcosa che è del tutto evidente, ossia che non si può cementificare l’ansa del Tevere, sia per motivi inerenti al corretto sviluppo urbanistico, alla sicurezza ed al rischio idrogeologico, sia per il valore ambientale e paesaggistico dell’area". E poichè, secondo i due ecologisti "con lo Stadio della Roma si va in deroga al piano regolatore per creare l'ennesimo centro direzionale e commerciale" allora verrebbe da chiedersi che fine abbia fatto il motto del "Zero Cemento". Ci pensano i Verdi a riportarlo in auge, chiedendo di "puntare direttamente al recupero di quello che è già costruito ed abbandonato". Questioni importanti, ma non rilevanti ai fini di una Conferenza dei Servizi che dovrà esprimersi su altre criticità. Ed avrà tre mesi di tempo per farlo. Entro la fine dell'anno, il destino di Tor di Valle sarà finalmente chiarito.

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