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Politica San Paolo / Ponte Guglielmo Marconi

Al Tiberis tra bagnanti (pochi) e servizi a metà. I vigili: "Ci mancava la guardia alle spiagge"

Le voci critiche fanno notare: "Servivano bar e piscina". Grande assente la sindaca Raggi

Buona la prima per il Campidoglio, un po' meno per i visitatori (pochi) che hanno scelto curiosi di trascorrere qualche ora a Tiberis. La spiaggetta sul fiume, diecimila metri quadrati di banchina riqualificata sotto ponte Marconi, "come sulla Senna" per la sindaca Virginia - ma il paragone è un tantino ambizioso - ha aperto ieri al pubblico. Un primo test quasi in sordina, senza inaugurazione (prima fissata al 3 agosto poi rimandata per maltempo) tra cantieri ancora in corso, qualche sfottò sui social, polemiche semiserie, e un fugace acquazzone pomeridiano. Ma cosa offre la nuova "spiaggia di Roma" lungo il Biondo Tevere?

Tutti i servizi a Tiberis

Tanto per cominciare, è tutto gratis. Ci si può sdraiare a prendere il sole grazie ai 40 lettini posizionati a coppie sotto i 20 ombrelloni bianco-arancioni. E per mettersi il costume e cambiarsi d'abito abbiamo delle cabine che fanno da spogliatoio accanto ai bagni in prefabbricato. Per chi vuole muoversi, afa permettendo, ci sono due campi da beach volley. Altrimenti c'è il solleone, ma in questi giorni le temperature sono estreme. Si sfiorano i 35, 36 gradi all'ombra. 

E allora la mancanza principale si fa subito evidente: "Servirebbe una piscina, anche piccola". E' l'opinione condivisa di chi è andato incuriosito a visitare il piccolo stabilimento balneare - si fa per dire - vista Tevere. Tocca accontentarsi di qualche doccia se proprio non si tollera la canicola. Ma nella lista delle assenze c'è pure il bar. Nemmeno un punto ristoro allieta i visitatori, costretti a prendersi un caffè o una bottiglietta d'acqua a due distributori automatici installati all'ultimo minuto. 

"La piscina? Il prossimo anno"

Certo, il tempo per organizzare il tutto è stato poco. La spiaggia sul Tevere doveva inaugurare, da annunci, il 29 giugno, per il ponte dei Santi Pietro e Paolo. E invece ha preso vita solo a estate più che inoltrata. Qualche sacco di sabbia, delle piante ornamentali e poco altro. I Cinque Stelle rivendicano da ieri la bontà dell'opera. Qualcuno si è anche presentato all'apertura, vedi Angelo Diario presidente della commissione Sport, insieme ai tecnici capitolini che si sono occupati del tutto, rigorosamente presenti con qualche operaio ancora a lavoro. Sul posto anche il direttore generale del Campidoglio Franco Giampaoletti. Che ha promesso: "La piscina? Il prossimo anno". Insieme a una mini area cani. Per adesso non si può che ribollire sulle sdraio, sperando che il meteo aiuti, magari dando tregua ai termometri infuocati. 

Dalle opposizioni poi, sono ore di j'accuse e facili ironie. C'è chi ricorda alla sindaca Raggi di fare un passaggio anche al mare di Roma, quello vero. "A Ostia non ha ancora messo piede" attaccava ieri l'ex candidato minisindaco Andrea Bozzi dal X municipio. Chi le rammenta, come la consigliera Svetlana Celli, che i problemi sono altri. Vedi "i miasmi del Tmb a Salario". O chi ci fa su una risata (amara). "Sembra spelacchia" commenta il dem Stefano Pedica, ricordando l'abete tristanzuolo di piazza Venezia, leggenda dello scorso Natale. Ogni stagione ha le sue. E poi c'è l'immancabile riferimento cinematografico. "E' al stessa spiaggia delle partite di calcio di Fantozzi. Scapoli contro ammogliati" ricorda Marco Palma, vicepresidente del consiglio del municipio XI. Almeno l'erba sintetica ha sostituito il fango degli anni '70.

La polemica dei vigili

Ma la vera domanda è: quanto sopravviverà? La spiaggetta apre alle 8 e chiude alle 20. L'allerta furti e vandali, purtroppo, non è campata in aria. Allora il Comune ha affidato la vigilanza notturna a pattuglie della polizia locale. Che però già lamenta una carenza di organico per i servizi ordinari. 

"Oramai non ci meravigliamo più di essere chiamati a piantonare ogni cosa a Roma" commenta il segretario del sindacato Sulpl Stefano Giannini. "Noi immaginiamo una Polizia Locale che sia pronta e rapida a rispondere alle esigenze della cittadinanza come nelle altre città italiane ad esempio Milano, invece siamo fermi a sostituire le mancanze dell’amministrazione". A monitorare e controllare che le criticità non si trasformino in allerte. "Alberi, buche, campi nomadi, macchie d’olio, e transenne varie. Siamo ovunque". Ora anche a guardia della "spiaggia di Roma".

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