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Dalle spese agli appalti in bilancio, pentastellati all'attacco di Marino

Prima la richiesta di accesso agli atti sulle 'spese di rappresentanza', poi l'esposto alla Corte di Conti sull'assestamento di bilancio. Il Campidoglio si difende: "Le spese sono tutte sul sito". Causi: "Amareggiato"

Cinque stelle all'attacco del sindaco Ignazio Marino. Dall'utilizzo 'disinvolto', secondo i pentastellati, delle carte di credito in possesso del primo cittadino per le spese di rappresentanza ad una serie di voci di spesa inserite nel bilancio. Al grido di "trasparenza", "onestà" e "legalità", gli stessi valori su cui il primo cittadino ha puntato per sopravvivere al ciclone di mafia capitale, i consiglieri del gruppo capitolino del Movimento cinque stelle sembrano aver deciso a demolire l'immagine del primo cittadino. 

Prima la richiesta di accesso agli atti in merito alle spese che Marino ha effettuato con una carta di credito 'collegata' ai conti del Campidoglio. Come riporta Il Fatto Quotidiano nel mirino ci sarebbero pranzi e cene di lusso, tra cui una che si è tenuta in un lussuoso albergo vista Colosseo. A far strabuzzare gli occhi però, secondo la denuncia dei pentastellti, non sarebbe stata la meravigliosa vista dell'affaccio ma il conto. "Le spese di rappresentanza e di missione del sindaco sono pubblicate sul sito di Roma Capitale" la difesa del Campidoglio che parla di polemiche "artificiose". Per il Comune si tratta di spese documentate, "verificate come regolari e congrue dagli uffici, che le certificano attraverso determine dirigenziali. Sono spese sostenute dal sindaco all’interno dei suoi compiti istituzionali e legate ad incontri con autorità pubbliche italiane e internazionali".  

Oggi invece i consiglieri pentastellati saranno in viale Mazzini per consegnare ai magistrati della Corte dei Conti l’esposto sull’assestamento di bilancio di luglio 2015 della Giunta Marino. “Il Sindaco Marino predica bene, ma razzola male. Inutile fare improbabili eventi per la legalità, se poi si approvano bilanci come quello di luglio che prorogano proprio gli appalti di mafia capitale" attaccano. Tra le anomalie che i consiglieri consegneranno ai magistrati "una cifra monstre di 15.457.909,80 euro ripartita tra i centri di accoglienza immigrati, i servizi per Rom Sinti e Caminanti e l’assistenza alloggiativa dall’1.8.2015 al 31.12.2015, con proroghe degli affidamenti ai soliti noti, nonostante Mafia capitale". Non solo. Individuati anche appalti e servizi il cui costo è lievitato "notevolmente rispetto alle previsioni" del bilncio approvato pochi mesi prima. E ancora. "Con la delibera di bilancio il consiglio rilascia alla giunta il potere di disporre a proprio piacimento sulla concessione/locazione di centinaia di immobili". 
 
Il vicesindaco Marco Causi si è detto "amareggiato e indignato" e si è appellato a un "senso di responsabilità" in un momento come quello del Giubileo. "Un conto infatti sono le critiche, anche aspre, ma sempre mosse all’interno di una normale dialettica politica. Un altro conto invece è il tentativo di screditare il sindaco della Capitale, montando ad arte campagne di disinformazione, offensive e diffamatorie. Il Movimento 5 Stelle ha chiesto un accesso agli atti, e gli uffici forniranno tutte le informazioni richieste. Mi auguro però che tutti sappiano interpretare in maniera corretta il proprio ruolo, nell’interesse dei cittadini che non meritano di essere usati per sterili polemiche. Da parte nostra, continuiamo a lavorare per il bene della città”. 
 

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