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Spelacchio, interviene l'Anac: "E' costato quanto due abeti"

L'autorità presieduta da Cantone presenta le sue critiche a seguito di un esposto

La telenovela Spelacchio è senza fine. Alla vigilia della festa d'addio organizzata dalla giunta Raggi all'albero star del Natale romano, arrivano le osservazioni dell'Anac. L'autorità anti corruzione risponde ad un esposto e muove due critiche: il Comune di Roma ha affidato il servizio grosso modo alla stessa cifra per la quale nel 2015 allestì due abeti. Inoltre nel corso degli ultimi tre anni il servizio di trasporto, posizionamento e rimozione dell'abete è stato sempre affidato alla stessa ditta, senza rispettare il principio di rotazione.

L'Anac ha già inviato nei giorni scorsi tutta la documentazione a Roma Capitale. Ora il Comune entro 30 giorni dovrà fornire chiarimenti sul contratto e sulle spese. A presentare l'esposto il Cooacons. 

L'autorità presieduta da Cantone ha esaminato gli ultimi tre natali, esaminando i costi degli alberi e le varie procedure. Per il Natale che si è appena concluso, il servizio è andato, in trattativa diretta, allo stesso operatore economico che lo aveva avuto nei due anni precedenti. Questo, secondo Anac, non è in linea con il principio di rotazione previsto dal codice degli appalti per le procedure sotto soglia. 

La cifra a cui è stato affidato il servizio è stata di 37mila e 700 euro più oneri e Iva, la stessa posta a base di gara, senza ribasso. L'Anac rileva quindi che l'importo è pressoché identico a quello del 2015, quando però gli abeti erano due. 

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