rotate-mobile
Politica

Cittadini per spazzare le strade, rinviata la delibera: mancano i consiglieri M5s in aula e salta la discussione

La proposta contiene modifiche al Regolamento comunale sui rifiuti del 2005, tra queste lo spazzamento a carico dei frontisti e le sanzioni per i mozziconi di sigaretti buttati a terra

Rinviata al prossimo Consiglio il provvedimento sui "cittadini-spazzini". Dopo due cadute del numero legale e un sondaggio - andato a vuoto - sulla disponibilità dell'opposizione a fornire un appoggio numerico, la maggioranza M5S ha acconsentito a rimandare la discussione. 

Parliamo della delibera 168/2018 a firma dei consiglieri M5S Simona Ficcardi, Roberto Di Palma, Paolo Calabrese, Daniele Diaco, sulla modifica del Regolamento per la gestione dei rifiuti di Roma Capitale. Con una previsione in particolare che ha fatto discutere: il coinvolgimento di cittadini e commercianti frontisti, ovvero con utenza Ama che affaccia sulla pubblica via, nelle attività di pulizia e spazzamento. 

"Una provocazione" l'ha definita il capogruppo di Fratelli d'Italia in Campidoglio Andrea De Priamo, perché "stante le condizioni di sporcizia in cui versa la città e il pagamento della Tari tra le più alte d'Italia" chiedere ai romani di pulire i marciapiedi può sembrare azzardato. Anche se l'attività, in sè, non ha niente di bislacco, e risulta già disciplinata in diversi comuni d'Italia. 

L'idea sarebbe da inserire in una serie di modifiche al Regolamento comunale sui rifiuti del 2005, tutt'ora vigente ma obsoleto in alcuni parti rispetto alle ultime normative europee. Con la delibera dei Cinque Stelle di chiede un aggiornamento del testo. E insieme ai "cittadini-spazzini" troviamo la definizione di alcune forme di riduzioni dei rifiuti quali il compostaggio domestico e di comunità, la riduzione di imballaggi in plastica, nuove sanzioni per l'abbandono di immondizia compresi i mozziconi di sigaretta. 

La discussione, comunque, è stata rimandata per l'assenza degli stessi grillini. In Aula infatti mancavano sei consiglieri. E il Partito Democratico lo ha fatto notare non senza polemiche. "Al primo appuntamento serio dopo il Consiglio straordinario su Ama il M5S non ha il numero legale - dichiarano i consiglieri del Pd in Campidoglio a margine dei lavori dell'Assemblea capitolina - per una cosa del genere dovrebbe dimettersi l'assessore Montanari". 


 

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Cittadini per spazzare le strade, rinviata la delibera: mancano i consiglieri M5s in aula e salta la discussione

RomaToday è in caricamento