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Il sondaggio del Pd smonta il sindaco: 8 romani su 10 bocciano Marino

Se oggi si tornasse alle urne, solo il 23% degli elettori lo rivoterebbe. La difesa del primo cittadino: "Non c'è bisogno di un sondaggio per capire che ci sono delle difficoltà"

Una sonora bocciatura che traccia il tracollo del consenso del sindaco Ignazio Marino a poco meno di un anno e mezzo dalla sua elezione. Il dato è riportato da La Repubblica in un articolo a firma di Giovanna Vitale: solo il 20% dei romani sulla scheda elettorale metterebbe la propria X sul suo nome. In altre parole, se oggi si tornasse alle urne per il chirurgo dem non ci sarebbe vittoria. E se si pensa che il sondaggio elaborato dalla Swg viene proprio dal maggior azionista della maggioranza capitolina il risultato è ancora più tagliente. A commissionare il sondaggio infatti il Pd romano. Solo ieri infatti, l'ultima, ennesima, riunione con la maggioranza per stabilire la necessità di un cambio di passo nell'agenda delle priorità e nell'azione della sua giunta.

Interpellato a riguardo Marino si difende: “Si tratta di un ottimo documento che aiuta molto a capire alcuni dati. E' evidente che non ci sia bisogno di un sondaggio per capire che ci sono delle difficoltà, ad esempio sui trasporti” ha affermato al termine della riunione di giunta. Intanto è polemica. Non solo tra le fila dell'opposizione che attende provocatoriamente le sue “dimissioni” ma anche nel centrosinistra. “Non è più rinviabile cambiare passo” il commento della deputata romana e presidente del Pd del Lazio Lorenza Bonaccorsi.

IL GIUDIZIO SU MARINO I dati del sondaggio riportato da Repubblica dicono che quattro su cinque cittadini intervistati, si parla di un campione di duemila unità, preferirebbero avere un altro sindaco. Scrive Giovanna Vitale: “Se oggi si tornasse alle urne, lo rivoterebbe solo il 23% degli elettori, il 75% scriverebbe un altro nome sulla scheda. Peggio fa la giunta, promossa solo dal 16% dei cittadini, mentre l'84 si dichiara insoddisfatto”. Il giudizio dei romani sulla propria città è pessimo. In cima alla lista degli aggettivi scelti c'è 'sporca' (62%), caotica (49%) e degradata (35%). Un sentimento che si riconosce anche nelle emergenze cittadine individuate: “il 61% indica il decoro urbano, il 59 la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti, il 53 i problemi legati al trasporto pubblico” si legge su Repubblica. Il confronto non regge nemmeno con il predecessore Gianni Alemanno: “Alla domanda: 'Secondo lei come vanno le cose rispetto a quando c'era come sindaco Alemanno?', solo il 23% risponde che è meglio con Marino”.

I PARTITI Si salva invece il centrosinistra capitolino che fin dall'inizio del suo mandato si è smarcato dall'azione della giunta capitolina e del sindaco. Continua Vitale: “E così, se si rivotasse oggi, i dem sarebbero primi con il 35% (erano al 26,3), Sel al 6, Rifondazione all'1,5, Idv allo 0,5 (totale 43%, nel 2013 era il 43,6 anche grazie all'exploit della lista civica). Secondi arriverebbero i grillini con il 25% (era il 12,8 nel 2013). Il centrodestra, invece, non supererebbe il 27,5, con Fi al 12,5, FdI al 6,5, Ncd al 3,5, Destra e Lega entrambe al 2,5”.

IL COMMENTO DI MARINO – Marino non si scompone e al termine della seduta di giunta dichiara: “Si tratta di un ottimo documento che aiuta molto a capire alcuni dati. E' evidente che non ci sia bisogno di un sondaggio per capire che ci sono delle difficoltà, ad esempio sui trasporti” ha affermato. "Questo tema continua a rimanere irrisolto, e non penso possa essere risolto dalla Regione che ha un deficit finanziario di dimensioni spaventose. Ma in qualche modo deve essere affrontato e risolto".

L'ATTACCO NEL CENTROSINISTRACom'era prevedibile, la diffusione del sondaggio ha suscitato non poche polemiche, e non solo tra le fila dell'opposizione pronta a cogliere in fallo Marino. Ma anche nel centrosinistra. “Ormai solo due romani su dieci approvano Marino. L'arroganza non è sistema di governo” scrive su Twitter il parlamentare europeo David Sassoli. Sul punto si è espressa anche la deputata romana e presidente del Pd del Lazio Lorenza Bonaccorsi: “Credo sia innegabile che la Giunta Marino abbia delle difficoltà. Proprio per questo, in questi mesi, abbiamo esortato il sindaco a correre di più, a cambiare passo. Arrivati a questo punto, questa è un'indicazione non più rinviabile". Poi in merito al sondaggio: "Mi sembra che venga bocciato un atteggiamento di Marino che non ci è mai piaciuto, ovvero quello di aver tenuto lontano il Partito democratico. Il sindaco deve essere preoccupato per questi dati, ora deve cercare un dialogo, sinergia e comunanza d'intenti con il Pd romano e laziale”.

LA RIUNIONE DI MAGGIORANZA - Solo ieri l'ultimo, ennesimo, incontro tra il primo cittadino e la maggioranza capitolina sorto dalla necessità di segnare un cambio di passo nell'azione della giunta Marino. “Sui grandi progetti ci siamo ora dobbiamo lavorare sulla quotidianità e le periferie. Gli assessori devono cambiare passo o la politica non ci sta più, non possono più parlare al gerundio” il commento di Fabrizio Panecaldo, coordinatore della maggioranza, al termine dell'incontro. “Dobbiamo iniziare a cambiare passo sulla quotidianità, lavorare sulla pulizia delle strade, utilizzando lo spazzamento meccanizzato, sulla differenziata e sulle doppie file con lo Street control. Dobbiamo fare 50 chilometri di corsie preferenziali e le pensiline, magari a un senso unico di marcia, e lavorare alla manutenzione delle scuole. Da parte del sindaco, su tutto questo, c'è grande sintonia”. Per Marino la riunione è stata “molto costruttiva” ha affermato. “C'è urgenza di concentrarsi sulla quotidianità e sul decoro. Credo che la cura della quotidianità vada anche associata ad una narrazione del metodo che è completamente diverso dal passato, più accurato e dettagliato”.

OPPOSIZIONE A tutti i livelli l'opposizione non ha perso l'occasione fornita dal sondaggio commissionato dal Pd per attaccare il primo cittadino. “Il Pd che per ora sembra sopravvivere alle scelte scellerate del suo esponente dovrebbe, per senso di responsabilità, staccare la spina anticipatamente a questa amministrazione”il commento Gianni Sammarco, deputato e coordinatore di Roma del Ncd. Il capogruppo capitolino di FI Giovanni Quarzo si appella direttamente al principale partito di maggioranza: “Faccio appello al Pd e a tutte le forze del centrosinistra affinché con senso di responsabilità e amore per la città di Roma, si convincano dell'urgenza di sfiduciare e mandare a casa Marino”. Scherza su Twitter invece Sveva Belviso: “Sondaggio choc del Pd. Otto romani su dieci bocciano #Marino. Gli altri due sono parenti”. Infine c'è chi, come Alfio Marchini, già annuncia l'inizio della campagna elettorale: “Da novembre comincia la nostra campagna elettorale. Manifestazioni di piazza e iniziative pianificate puntualmente. Non ci fermeremo: i cittadini hanno il diritto di pretendere una sindacatura in grado di rispondere ai bisogni reali e urgenti dei romani” ha affermato intervenuto alla trasmissione ''Te la do io Tokyo'' su radio Centro suono sport.

L'EX SINDACO - A parlare anche l'ex sindaco, oggi consigliere capitolino, Gianni Alemanno, tirato in causa nel sondaggio dal paragone con l'attuale amministrazione: "È un sondaggio pesante. Dopo un anno e mezzo il fatto che l'80% dei romani sia contro Marino è impressionante" ha affermato. "Mi ha colpito il fatto che il 40% mi consideri un miglior sindaco rispetto Marino. Questo sondaggio non è altro che il risultato delle scelte astratte del sindaco e dell'arroganza con cui le impone. E dimostra un distacco tra Marino e le richieste e le esigenze dei romani".

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