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Slot, l'allerta di Raggi: "E' emergenza, Governo non ostacoli il lavori degli enti locali"

La sindaca torna sul tema della ludopatia con una lettera diretta all'Anci, in vista del tavolo tecnico del 3 maggio. "Il Governo vuole avocare a sè la materia"

Secondo l'ultimo report di Libera nella Città Eterna si contano 249 sale e oltre 50 mila slot, pari al 12 per cento di quelle presenti sul territorio nazionale. Una piaga gravosa quella della ludopatia che preoccupa anche la sindaca Virginia Raggi. In una lettera al Corsera il suo appello all'Anci perché in vista del tavolo tecnico del 3 maggio gli sforzi fin qui perpetrati dai Comuni non vadano in fumo. "Il governo punta ad avocare a sé la materia — scrive l’inquilina del Campidoglio — con il rischio di rendere nullo il lavoro delle amministrazioni locali". Nel caso di Roma una delibera di iniziativa consiliare annunciata lo scorso novembre. 

Sottoscrive l'allarme lanciato dalla prima cittadina anche il Codacons. "Nella Capitale la strada record per numero di sale da gioco è via Tiburtina - spiega il presidente Carlo Rienzi - in pochi chilometri questa arteria fa registrare addirittura 23 locali adibiti al gioco d'azzardo, spesso ubicati vicino scuole, parrocchie e centri sportivi. Un fenomeno estremamente pericoloso, perchè le sale slot si stanno moltiplicando a grande velocità attirando un numero sempre crescente di giocatori. E più aumentano le sale da gioco, più cresce il numero di giocatori che sviluppano comportamenti a rischio o vere e proprie dipendenze perchè la ludopatia è direttamente proporzionale alla presenza massiccia di luoghi dove praticare il gioco d'azzardo". 

Per tale motivo il Codacons ha presentato nei mesi scorsi una diffida al sindaco di Roma in cui si chiede di "provvedere, nell'immediato, alla approvazione di un regolamento urbanistico che individui gli ambiti territoriali ove saranno ammissibili gli esercizi ludico-ricreativi con problematiche di impatto sociale, nonchè ricollocare tutti i centri di aggregazione sociale quali scuole, parrocchie, centri sportivi ecc. presenti sulla via Tiburtina - e non solo - che risultano prossimi alle sale dove si pratica il gioco d'azzardo distanziandoli adeguatamente dalle stesse. 

Individuare caratteristiche intrinseche che i locali da gioco devono possedere per garantire al loro interno la sicurezza sia sotto l'aspetto strutturale che igienico-sanitario e per mitigare l'impatto con l'ambiente circostante; adottare sull'intero territorio comunale misure volte a ridurre l'offerta complessiva del gioco d'azzardo, stabilendo un numero massimo di sale giochi in rapporto al numero di abitanti di ciascuna area territoriale, e regolamentare gli orari degli esercizi commerciali, con riguardo alle distanze minime dai luoghi sensibili), in modo da contrastare in maniera più efficace un fenomeno così grave e diffuso qual è quello della ludopatia".
 

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