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Il sito web di Barillari sulla sanità fa insorgere il 'suo' gruppo M5S: "Lo rimuova, inganna i cittadini"

Si chiama www.saluteregionelazio.it M5S: "Sembra un canale ufficiale". Lui: "Non vogliono dare fastidio"

Il sito si chiama www.saluteregionelazio.it ma, a differenza di quanto si potrebbe pensare, non è un portale istituzionale. E' l'ultima idea del consigliere regionale del Movimento cinque stelle, Davide Barillari, finita in poche ore al centro delle polemiche non solo dell'opposizione ma anche del suo stesso gruppo pentastellato in regione. Barillari sulla sua pagina Facebook ha spiegato che si tratta di un sito di controinformazione sulla sanità del Lazio ma il momento di emergenza sanitaria e il nome hanno sollevato la reazione del gruppo M5S. 

"Ci dissociamo", hanno scritto in una nota congiunta i consiglieri regionali pentastellati. "Un gesto grave innanzitutto perché il nome scelto per la piattaforma è molto simile a quello ufficiale dell'assessorato alla Sanità, canale ufficiale della Regione Lazio usato per fornire informazioni di servizio sull'emergenza coronavirus, cruciali in questo momento per tanti cittadini". E' così che l'azione di Barillari viene definita dai suoi stessi colleghi come  "fraudolenta, tesa a carpire con una nomenclatura ambigua la buona fede e i dati personali delle persone e a sostituirsi così alle Autorità sanitarie e amministrative preposte senza però di fatto fornire dati ufficiali", continuano spiegando come si tratti di un'iniziativa "del tutto personale".

Poi concludono: "Ci stiamo già attivando per far sì che la piattaforma sia rimossa al più presto". Secondo quanto apprende l'Agenzia Dire, capogruppo Roberta Lombardi gli ha scritto una lettera in cui lo invita a chiudere il sito e se questo non avverrà si valuteranno le azioni conseguenti. Per Barillari potrebbe quindi arrivare un provvedimento disciplinare nei suoi confronti.

Ma Barillari non vuole mollare e, sempre all'agenzia Dire, ha dichiarato: "Non lo chiuderò perché non vedo alcun problema, in questo sito non c'é nulla di male né di strano. C'é scritto subito nella homepage che non si tratta di un sito istituzionale né ufficiale. Lì dentro ci sono tutti i miei atti ufficiali prodotti e altre informazioni che si possono tranquillamente fornire". Barillari non teme conseguenze penali relativamente a un suo possibile comportamento fraudolento nella denominazione del sito: "La giurisprudenza dice che le denominazioni dei domini possono essere molto simili, quello che conta è il contenuto, che è completamente diverso".

Barrillari ha fatto sapere di aver già tolto il simbolo del gruppo. Per lui il motivo dell'attacco da parte dei suoi colleghi è di natura politica: "La verità è che questa iniziativa dà fastidio all'atteggiamento appassionato di alcuni miei colleghi verso Zingaretti. È la paura di fronte alla reazione del Pd perché non è possibile 'controllare' contenuti e questo ha spaventato i miei colleghi. Mi aspettavo che ci sarebbe stata una reazione della Lombardi nei miei confronti ma non mi aspettavo che nel giro di un'ora avrebbe risposto agli ordini di Buschini".

Non è solo l'ala 'lombardiana' del gruppo, però, ad aver attaccato questa scelta. Valentina Corrado, politicamente distante dall'ex deputata, ha fatto sapere di aver già comunicato ai probiviri del M5S "questa azione grave". All'Agenzia Dire ha spiegato: "Prima ancora del nostro regolamento abbiamo un dovere: fare le cose come si deve, nell'interesse dei cittadini. Ha fatto una cosa di una gravità inaudita, un'azione infantile, e mi dispiace che non lo capisca. Siamo in una pandemia, ci vuole serietà".

La scelta di Barillari è stata attaccata anche da esponenti dell'opposizione. "Il sito al di là di ogni ragionevole dubbio, specie in un momento così difficile, potrebbe indurre migliaia di persone a ritenere che si tratti di un sito istituzionale della regione dedicato alla salute". denuncia su Facebook Alessandro Capriccioli, consigliere regionale del Lazio di +Europa Radicali. "Andando sul sito la prima cosa che si trova è un enorme popup dedicato al Coronavirus senza alcun riferimento a chi sia il proprietario del sito, chiuso il quale si incontrano pulsanti che dicono 'informati' e 'Partecipa': cliccando su quest'ultimo si viene addirittura invitati a iscriversi a una newsletter, ovviamente non della regione Lazio ma, deve presumersi, dello stesso Barillari".

Il segretario del Pd Lazio, il senatore, Bruno Astorre, ha annunciato che se il sito non verrà rimosso è pronto ad avanzare una denuncia alla Polizia postale: "In un momento straordinario come questo tutti siamo chiamati alla massima responsabilità e collaborazione con le autorità scientifiche, i medici e le istituzioni. Il sito truffa è una cosa gravissima, vergognosa che può produrre danni e confusione in un momento delicatissimo per tutti".

Infine la consigliera capitolina del Pd e responsabile dem della sanità, Valeria Baglio: "Il consigliere regionale Barillari farebbe bene a valutare l'ipotesi di mettersi in autoisolamento, non per il coronavirus, contro cui i nostri operatori sanitari continuano a combattere con straordinario impegno, ma per evitare scempiaggini come quella di oggi: la messa online di un sito-truffa che, scimmiottando l'indirizzo istituzionale dell'assessorato alla Sanita', andava a caccia di click di ignari cittadini, che mai come oggi si affidano alla Rete per avere informazioni sul contagio in corso". 

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