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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Politica

Sanità, operatori del 18 in sit-in al Consiglio regionale

Un gruppo di operatori dell'Ares 118 ha tenuto un presidio questa mattina di fronte alla sede del Consiglio regionale del Lazio per la mancanza di personale, blocco delle ambulanze e difficoltà di lavorare

Stamattina, di fronte alla sede del Consiglio regionale del Lazio, un gruppo di operatori dell'Ares 118 ha tenuto un presidio per manifestare a favore "dell'integrità della salute che è un bene unico e prezioso".
Nei volantini distribuiti dai manifestanti, firmati dal coordinatore Fp Cgil Ares 118 Roma e Lazio Sergio Bussone, si stigmatizza “l'attacco a mezzo stampa al lavoro pubblico degli oltre duemila dipendenti dell'Ares 118" che in assenza "di strategie di sviluppo e potenziamento sia della Regione che della parte aziendale, riescono ancora a erogare un servizio di altissima qualità".
Secondo il sindacalista l'immobilismo che lui ravvisa nell'atteggiamento delle istituzioni "determina lo svuotamento progressivo del servizio del personale pubblico per farne una scatola vuota da riempire a piacimento con soggetti politicamente più remunerativi". Bussone torna a denunciare poi "la gravissima carenza di personale, lo snaturamento del servizio pubblico, il blocco delle ambulanze nei pronti soccorso, l'assenza di un piano strategico".
Nei giorni passati gli operatori del 118 avevano già manifestato davanti alla Pisana e avevano inviato una lettera sia alla governatrice che al prefetto di Roma Giuseppe Pecoraro nella quale esprimevano tutta la loro preoccupazione per la situazione dell'Ares.
La Cgil si rivolge quindi alla presidente della Regione Lazio Renata Polverini "che deve passare dalle promesse ai fatti" perché "é giunto il momento delle scelte concrete".

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