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Venerdì, 19 Aprile 2024
Politica

Dai rifiuti per le strade alle buche, Roma dice basta: "Il 27 ottobre sit-in in Campidoglio"

L'iniziativa è stata lanciata dalla pagina Facebook: "Roma per tutti e tutti per Roma"

La scintilla sul pagliaio di una città che affoga, tra rifiuti per le strade e incuria, è una dolorosa tragedia: la morte per incidente stradale della 26enne Elena Aubry, sbalzata dalla sua moto su una via Ostiense dissestata. Pochi giorni dopo, le immagini dell’incendio di un bus in via Tritone fanno il giro del mondo. Ne sono nate indignazione ed esasperazione che unite al confronto tra sei donne “testarde” hanno dato vita ad un vero e proprio aggregato “eterogeneo” di cittadini di ogni età e quartiere pronti a scendere in piazza per dire basta a una città abbandonata a sé stessa e per provare a ricominciare. 

La data per l’appuntamento è già stata lanciata: sabato 27 ottobre alle 10.30 nella piazza del Campidoglio. Il nome di questa nuova realtà è ‘Roma per tutti e tutti per Roma’. Il consenso si è alimentato su Facebook: una pagina con oltre mille like ma soprattutto un gruppo, nato a metà maggio, che oggi sfora i tredicimila membri. In loro sostegno, la pagina ‘Riprendiamoci Roma’. 

“Siamo un raggruppamento di cittadini di orientamento democratico e antifascista” spiega Emma Amiconi, “nella vita” presidente della Fondazione per la cittadinanza attiva, portavoce dell’iniziativa, “perché non vogliamo essere scambiati per quelle forze populiste che si muovono nei territori”. E indipendenti dai partiti, "anche se quello che stiamo mettendo in atto è vera politica: riportiamo al centro dell’agenda le esigenze dei cittadini, vissute ormai come vera e propria emergenza, e la qualità dello spazio pubblico”. 

Dalla raccolta dei rifiuti alla manutenzione delle strade, dai trasporti alle aree verdi fino alle disuguaglianze “che crescono sempre di più”. Il giudizio sui due anni e mezzo di attività dell’amministrazione Raggi è impietoso: “Pensavamo ci sarebbe stato un cambiamento positivo e invece la situazione è peggiorata”.

Così una ricercatrice, una giornalista, un'architetta e un'esperta di patrimonio storico e paesaggio, una storica dell'arte, si sono messe in gioco in prima persona e hanno lanciato un appuntamento con un video che suona come un campanello d’allarme: le immagini mostrano strade dissestate e piene di rifiuti, fiumi d’acqua e cinghiali mentre la voce è quella di Adriano Pappalardo che grida “Ricominciamo”. 

Oggi i cittadini che stanno facendo crescere l’iniziativa sono molti di più. “Consegneremo tutto il materiale che abbiamo raccolto e riorganizzato. Diciamo basta a questa Roma ma siamo anche disponibili a portare il nostro contributo” conclude Amiconi. “Sappiamo che il cambiamento è un processo lungo ma siamo pronti a riprenderci gli strumenti di partecipazione anche in maniera autonoma”. Il sit-in sarà il primo passo.

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