Un paio di incontri a New York, uno dei quali con il sindaco Bill De Blasio, e poi il ritorno verso il vecchio continente. Finiscono con una tappa caratterizzata da incontri istituzionali "in visita privata" le ferie che tante polemiche hanno sollevato del sindaco Ignazio Marino che domani sarà di nuovo nella Capitale. Prima una giunta capitolina con sul tavolo una serie di importanti questioni legate al Giubileo, poi la manifestazione antimafia in piazza a Don Bosco organizzata dal Pd. Dopo 18 giorni dal suo annuncio su Facebook, "sto per prendermi qualche giorno di ferie", il primo cittadino torna nella Capitale. In mezzo, un vortice di polemiche per la sua assenza, ma soprattutto il funerali scandalo di Vittorio Casamonica e la relazione del ministro dell'Interno Angelino Alfano al Consiglio dei Ministri che ha affiancato il prefetto di Roma Franco Gabrielli all'azione amministrativa del sindaco chirurgo. 

In una nota, il Campidoglio ha informato dell'attività di Marino nella Grande Mela: "Ieri il sindaco ha incontrato Vicki Been, responsabile per la conservazione e valorizzazione del patrimonio immobiliare del comune di New York insieme a altri dirigenti della municipalità che si occupano di social housing" si legge. "Vicki Been è una stretta collaboratrice del sindaco Bill De Blasio che ricopre un ruolo di particolare importanza visto che la municipalità di New York ha un patrimonio di alloggi pubblici molto esteso (200 mila appartamenti). Vicki Been ha sottolineato l’importanza di un censimento preciso del patrimonio per poterlo valorizzare e governare, un impegno raggiunto da New York negli anni ottanta" si legge nella nota in cui si sottoliena come anche Roma "finalmente ha questo strumento". Altro tema il social housing. 

Nella giornata di oggi invece Marino ha in programa l'incontro con il suo omologo di New York Bill De Blasio "per riprendere alcune questioni già messe a fuoco nei rapporti tra i due sindaci e le due città. In particolare si parlerà di come dare seguito agli impegni, emersi dall’incontro voluto nelle settimane scorse dal Papa e che ha coinvolto a Roma oltre 40 grandi metropoli di tutto il mondo, sul drammatico tema dei cambiamenti climatici".

Prima, importante, uscita pubblica dopo le ferie ci sarà già domani quando il primo cittadino sarà a Don Bosco con tutta la giunta e i presidenti di municipio. "Saremo in quella piazza insieme ai cittadini, alle associazioni, alle istituzioni, ai partiti, a tutti coloro che vogliono sbattere la porta in faccia alla criminalità organizzata" si legge in una nota. "Ecco perché non possiamo accettare che piazza Don Bosco e il grande quartiere attorno, quasi una città per le sue dimensioni e per la sua importanza, possano diventare il simbolo della conquista del territorio da parte della criminalità. Il loro trofeo". Continua la nota: "Roma non vuole e può accettare tutto ciò. Il valore e la forza del movimento e dell’indignazione civile, alla base della volontà di essere tutti domani in piazza Don Bosco, serviranno dunque per testimoniare il No deciso di Roma a ogni forma di criminalità organizzata". Il tutto con la speranza che "questo possa avvenire senza divisioni ideologiche o politiche e senza polemiche". Infine l'appello: "La lotta contro la mafia rappresenta sin dall’inizio un impegno quotidiano. Facciamo sì che piazza Don Bosco sia un nuovo inizio".