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Sindacati Taxi: "Abusivismo, Ora basta"

"Non sono bastate le condanne inflitte ad alcuni sindaci e amministratori corrotti dei più disparati comuni italiani"

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di RomaToday

"Sfogliare il quotidiano, scrollare le pagine di un social network e apprendere che la nota multinazionale di San Francisco ha avuto la nefanda idea, tramite la sua tanto discussa App, di aprire le porte agli ncc con autorizzazioni rilasciate dai più disparati comuni italiani per permettere loro di operare sul territorio di Roma Capitale ci lascia a dir poco basiti". - È quanto dichiarano in un comunicato congiunto Uiltrasporti taxi, Ugl taxi, Federtaxi Cisal, Fit Cisl taxi, Usb taxi, Ati taxi e Associazione Tutela Legale Taxi -.

"Non sono bastate le condanne inflitte ad alcuni sindaci e amministratori corrotti dei più disparati comuni italiani a dimostrare che il settore del trasporto pubblico non di linea è regolato da delle norme chiare e vigenti. Ora, - proseguono i sindacati - con arroganza e con un semplice smart phone, la casa statunitense ritenta imperterrita di travolgere il settore del trasporto dando la possibilità a tutti i titolari di autorizzazioni ncc di rivolgersi ad una utenza indifferenziata senza prendere minimamante in considerazione che questa prerogativa è destinata esclusivamente ai taxi. Bene, noi saremo pronti e ancora più determinati a proseguire la nostra lotta legale per garantire il rispetto delle Leggi contro ogni tentativo di abuso che possa penalizzare in qualche modo il nostro settore. Anche la politica - continua la nota - dovrebbe dire basta e agire perchè la misura è colma e non possiamo permetterci di far dettare le regole dalle multinazionali estere e da un manipolo di disperati operatori del noleggio con conducente, che senza vergogna e con banali interpretazioni delle norme vigenti intendono cambiare le carte in tavola, una volta venduta la capitolina autorizzazione e poi ripresa, magari, nel profondo sud d'Italia. Noi con responsabilità e senso civico cercheremo di evitare che la nostra categoria, presto richiamata in assemblea generale dall'Associazione di Tutela Legale Taxi, risponda a queste offensive provocazioni, - conclude il comunicato - ma se dovessero venire a mancare le giuste condizioni e la volontà politica di sistemare le cose certamente non avremo il timore ad alzare gli scudi per far valere le nostre giuste ragioni di lavoratori ,cittadini e contribuenti italiani"

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