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Processo Raggi, la sindaca: "Dimissioni se condannata? Rispetterò le regole"

Lo ha detto la sindaca intervistata alla trasmissione Agorà Estate su Raitre

"Sono molto tranquilla, so quello che ho fatto. Se ci sarà una sentenza di colpevolezza rassegnerò le dimissioni? Ci sono delle regole, le rispetteremo". Sono le parole della sindaca Virginia Raggi intervenuta alla strasmissione Agorà Estate su Raitre in merito al procedimento giudiziario che la vede indagata per falso in relazione alla nomina di Renato Marra a capo del dipartimento Turismo del Comune di Roma. Il processo è iniziato il 21 giugno scorso. 

La prima cittadina ha poi parlato della relazione del Campidoglio con il nuovo governo giallo-verde. "A breve finirò il giro degli incontri con i ministri" ha spiegato. "Con loro sto parlando di temi che riguardano la città e soprattutto del ruolo di Roma. La Capitale deve avere un ruolo diverso. Roma non è più 'ladrona' e lo ha capito anche la Lega, abbiamo addirittura abbassato il debito". Poi ha aggiunto: "Roma per essere competitiva al livello delle altre capitali europee e mondiali deve avere un rapporto diretto con il Governo e non passare per la Regione, anche per quanto riguarda il trasferimento di fondi". 

Sulla polemica che ha tenuto banco nelle ultime ore in merito ad un emendamento al Milleproroghe passato in Senato che congela i finanziamenti del Bando per le periferie avviato dai precedenti Governi Renzi e Berlusconi, Raggi ha assicurato che Roma riceverà i 18 milioni di euro previsiti. Soldi che, ha spiegato Raggi, verranno utilizzati "per tre progetti importanti sulle periferie, tra l'altro vinti quando c'era ancora il Governo Renzi perché i nostri evidentemente sono progetti credibili". A rischiare di saltare sono invece quelli presentati dalla Città Metropolitana sui quali Raggi ha spiegato: "Sono in corso di approvazione". 

E ancora. La sindaca ha parlato anche del Camping River: "A Salvini abbiamo illustrato la nostra 'terza via' per il superamento dei campi, a lui è piaciuta. Il vecchio Piano rom di Roma è consistito in 25 milioni di euro di sprechi all'anno per 10 anni, senza alcun aumento della scolarizzazione e senza che nessuno sia andato a lavorare. Non c'è stato nessun effetto dalla politica buonista, e non serve neanche lo smantellamento tout court: noi puntiamo all'inclusione". Lo spot del X municipio? "Non mi è piaciuto e l'ho anche esternato" ha confessato. "La stragrande maggioranza di Ostia è fatta da cittadini perbene". 

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