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Giovedì, 18 Aprile 2024
Politica

Ultrà e destra al Circo Massimo, Carabella: "Io aggredito. Non sono fascista, ma estremista della legalità"

Simone Carabella, ieri protagonista della lite con Giuliano Castellino, leader di estrema destra, che ha scatenato le tensioni, spiega le sue ragioni e chiarisce la dinamica dei fatti

Parla in tarda serata con una diretta Facebook Simone Carabella, leader e fondatore del neonato Partito Nazionale, protagonista ieri della lite con Giuliano Castellino, di Forza Nuova. Un violento diverbio che ha fatto da miccia alle tensioni poi seguite tra neofascisti, cronisti e polizia al Circo Massimo, durante il raduno dei "Ragazzi d'Italia". Lanci di bottiglie di vetro, bombe carte, pietre, con un bilancio di due arresti e 15 fermati.

La video-cronaca del raduno di ieri  

Carabella ci tiene dunque a fare chiarezza sull'accaduto e a smarcarsi dall'etichetta di fascista o neofascista che in tanti gli hanno affibbiato. "Quello che è accaduto al Circo Massimo è qualcosa di incommentabile data la piccola caratura dei personaggi che quelle situazioni le hanno fatte accadere". Il riferimento qui è a Castellino, che a spintoni lo ha allontanato dai giornalisti che lo stavano intervistando.

"Alcuni amici di Pesaro, Brescia, Bari, Livorno, di Roma mi hanno chiamato chiedendomi di partecipare alla manifestazione che univa curve di tutta Italia, senza colore politico, per rappresentare il dissenso degli italiani che non ce la fanno più" spiega ancora. "Rispetto il mondo ultrà, ho vissuto per 10 anni in curva sud, è un mondo pulito e rispettoso" dice Carabella. 

"Arrivo e i giornalisti mi chiedono intervista, io dico che non sono l'organizzatore, parlo come partecipante, rilascio dichiarazioni perché era bello esaltare una manifestazione pacifica, senza colore politico. Poi arrivano due persone, uno mi si mette davanti e mi dà una spinta e poi uno schiaffo. In quel momento mi sono arrabbiato. Ho dovuto dare fondo alle mie doti di autocontrollo perché io agisco solo nella legalità, le scazzottate le facevo a 15 anni, sono estremamente elegante, sto cinque piani sopra, non mi abbasso a dare schiaffi in strada".

Poi ancora si smarca delle etichette di fascista. "Sono il presidente del Partito Nazionale, ci rifacciamo solo alla legalità, lontano dagli estremismi, prendo le distanze dai movimenti che oggi si sono definiti di destra, abbasso i cretini e viva gli ultrà e chi agisce nel rispetto della legalità. Sono un estremista della legalità". 

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