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Più poteri per Roma: Di Maio incalza Salvini. Freddo il ministro dell'Interno

Raggi e Di Maio chiedono più margine d'azione sul fronte sicurezza. Ma il titolare del Viminale è reticente

Più poteri di gestire la città sul piano della sicurezza, non solo per dare risposte immediate ai romani, ma anche per metterci il cappello e togliere il giochino dalle mani di Salvini. Tradotto: più potere decisionale sugli sgomberi, per dirne una, insieme al rafforzamento del comparto dei vigili urbani con almeno duemila nuove assunzioni. 

E' quello che chiede tra le righe la sindaca Virginia Raggi e che il vicepremier amico Luigi Di Maio vorrebbe inserire con un apposito emendamento al decreto sicurezza che dovrà passare dalle Camere. Ma cantare vittoria è prematuro. Da Salvini, per ora, solo un distaccato "vedremo". La questione è oggetto di trattativa.

"Come governo inseriremo un emendamento per iniziare ad ampliare i poteri di Roma Capitale e del suo sindaco per iniziare da subito a governare la città come i sindaci di tutte le capitali europee ed entro fine anno completeremo gli obbiettivi fissati nel contratto di governo" ha dichiarato il leader grillino, a poche ore dai fatti di San Lorenzo che hanno riportato il tema sicurezza sotto i riflettori. Legato sì a una reale esigenza della città, periferia e non solo, ma con un peso politico importante. E' la grande bandiera di Salvini la sicurezza delle metropoli. La linea dura del ministro rischia di schiacciare Raggi all'angolo. E lei non ci sta. 

"Non sono morbida sulla sicurezza" ha detto in un'intervista a Il Messaggero. "Sono a favore della fermezza ma credo che, al di là dei proclami, poi ci si debba seriamente impegnare per risolvere i problemi. E’ necessario fare i conti con la realtà che è molto più complessa di uno slogan". Con più poteri potrebbe farlo direttamente lei, prendendosi oneri e onori. Una questione già oggetto di tensioni tra le due metà del governo giallo verde. Sul punto Salvini non si è espresso, se non con un vago e neutro riferimento all'istanza avanzata da Di Maio. "Leggerò uno per uno tutti gli emendamenti sperando che ce ne siano di interessanti e accoglibili. Prima li leggo, poi esprimerò un giudizio". 

Mentre l'opposizione si è scagliata contro Di Maio e contro la sindaca: "Non conoscono né le leggi né i problemi della città di Roma. Da circa un anno e mezzo, infatti, alla Raggi sono stati riconosciuti maggiori poteri proprio in materia di sicurezza grazie alle prescrizioni contenute nella Legge di conversione 18 aprile 2017 n. 48 (cd. Decreto Minniti), recante 'Disposizioni urgenti in materia di sicurezza delle città". 

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