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Villa Giuseppina, Sicel : "Se si esternalizzano i sevizi occupiamo la struttura”

Stato di agitazione dei lavoratori di Villa Giuseppina, venerdi assemblea del SICEL

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di RomaToday

Si è svolto il 17.01.2013 alle ore 14.30, presso la struttura sanitaria "Villa Giuseppina spa" di Roma un incontro sindacale tra i dirigenti della struttura e i dirigenti del Sindacato Italiano - Confederazione Europea del lavoro (SICEL), i quali si sono nuovamente incontrati per valutare e discutere sula volontà del consiglio di amministrazione della struttura di esternalizzazione dei servizi che vedrebbe coinvolti sei lavoratori del servizio giardinaggio e due del servizio lavanderia, che dovrebbero passare come dipendenti ad una società esterna (Tesla srl) che prenderebbe l'appalto dei lavori.All'incontro erano presenti il Segretario Nazionale SICEL Sanità Andrea Paliani, il Responsabile legale SICEL Avv. Leoncilli, il Segretario Confederale SICEL Arenare Valerio, il Territoriale SICEL Sanità Alessio Minadeo, per Villa Giuseppina erano presenti il Dott. Firmo, l'Ing Veronesi, Madre Margherita e l'avv. De Marco, per i lavoratori presenti Celsi, Liparoti, Mariani e Rossi (rappresentanti sindacali aziendali SICEL). Alla riunione erano presenti anche i responsabili della Tesla srl che però sono allontanati dal tavolo delle trattative su richiesta del SICEL in quanto la discussione non riguardava la società appaltatrice dei servizi, in quanto il SICEL ribadiva di non voler accettare l'esternalizzazione dei servizi che, viste anche esperienze drammatiche vissute da altri dipendenti in altre strutture, troppo spesso si trasforma nell'anticamera del licenziamento. I dirigenti del Sicel e il rappresentante legale sicel hanno ribadito che il SICEL non è intenzionato a permettere che anche i lavoratori di Villa Giuseppina vivano quello che hanno drammaticamente vissuto i dipendenti dell'IDI, del CTO e di tantissime strutture sanitarie e non, che hanno proceduto all'esternalizzazione dei servizi e che nonostante le tantissime rassicurazione ai tavoli delle trattative, si sono visti mettere alla porta dalla ditta dove erano stati collocati. Prima di iniziare ogni discussione il SICEL ha chiesto spiegazioni riguardo un e-mail indirizzata alla Segreteria Nazionale SICEL a firma della responsabile, Madre Margherita, che accusava il SICEL di aver travisato le sue parole al momento della redazione del comunicato stampa della riunione precedente, quando la stessa aveva candidamente ammesso che la sua richiesta iniziale, inviata al consiglio di amministrazione della struttura, non era di esternalizzare i servizi ma di inserire una figura lavorativa che si occupasse della gestione e controllo dei servizi giardini e lavanderia e che solo successivamente, il consiglio di amministrazione, ha pensato di esternalizzare direttamente il servizio. la dichiarazione della suora era tra l'altro stata pronunciata in presenza dei dirigenti SICEL, dei rappresentanti dei lavoratori e di entrambi i legali delle parti. I Dirigenti Sicel, il rappresentante legale e i rappresentanti dei lavoratori hanno ribadito che le parole pronunciate dalla Responsabile di Villa Giuseppina sono le stesse riportate nel comunicato stampa, tant'è che è stato ricordato che dopo quel suo intervento, il SICEL aveva proposto ai Responsabili di Villa Giuseppina di ritornare sui propri passi e di ripartire dalla richiesta di Madre Margherita che, secondo i Sindacalisti, era la soluzione migliore e visto che era la reale richiesta dalla responsabile della struttura era anche quella che rispondeva alle esigenze della struttura. Infatti il SICEL non riesce a capire la reale convenienza della struttura di esternalizzare i servizi visto che l'accordo con la Tesla è quello di conservare la stessa qualifica e la stessa retribuzione ai dipendenti assorbiti, quindi da un semplice discorso logico si capisce che se i lavoratori continueranno a prendere la stessa retribuzione e la Tesla dovrebbe comunque guadagnarci, a meno che non lo faccia per pura beneficenza, il risparmi è pressoché inesistente o così limitato da non giustificare, comunque, questa volontà a tutti i costi di esternalizzare. Tant'è che il SICEL ha richiesto di poter visionare i conti della società e nello specifico la voce dove veniva riportato l'effettivo risparmi da parte di Villa Giuseppina, cosa tra l'altro richiesta già nella precedente riunione, ma alla richiesta, il rappresentante del consiglio di amministrazione, ha dichiarato di non aver avuto autorizzazioni a mostrare i conti. Il Sicel ha fatto anche notare che aveva anche richiesto l'invio a mezzo posta elettronica del CCNL che la società Tesla srl avrebbe applicato ai lavoratori nel caso si fosse proceduto con l'esternalizzazione, per poter valutare i cambiamenti a cui andrebbero in contro i lavoratori cambiando contratto; ma l'e-mail non è mai arrivata, Tesla srl si è giustificata dichiarando di aver scritto male l'indirizzo e-mail del Sindacato (sinlai.sicel@libero.it), scrivendolo senza il punto che separa la sigla sinlai e quella sicel, i rappresentanti SICEL ricordavano i rappresentanti TESLA srl di aver ripetuto più volte l'indirizzo sottolineando proprio il punto che divide le due parole e che comunque la società Tesla avrebbe dovuto ricevere l'e-mail di errore di invio. La Tesla consegnava copia del contratto scritto su CD, ma il SICEL faceva notare che non ci sono le possibilità nè i tempi idonei per visionarlo e valutarlo. I Lavoratori chiedono quali sono i nomi degli operai che verranno esternalizzati, ma i rappresentanti di Villa Giuseppina, pur dichiarando di sapere i nomi, si rifiutano di comunicarlo ai lavoratori. Il SICEL a questo punto anche alla luce dei troppi punti interrogativi emersi durante la discussione e insospettito dalla troppa decisione di Villa Giuseppina di esternalizzare che impedisce la continuazione della discussione, dichiara di non voler accettare assolutamente l'esternalizzazione dei servizi e ribadisce di essere sempre più convinto che si tratti di un sistema per avviare i lavoratori verso un futuro sicuramente incerto senza assumersene le responsabilità future. Pertanto le parti decidono di sciogliere la riunione senza che vengano aggiunti alcuna considerazione o confronto nel merito del processo di esternalizzazione dei servizi. I lavoratori concordano con la decisione dei dirigenti sindacali comunicando che non firmeranno nessuna richiesta da parte di Villa Giuseppina per la loro esternalizzazione. La Riunione si chiude con la dichiarazione del rappresentante legale del SICEL e dei dirigenti che avvieranno tutte le forme di tutela e di lotta previste per tutelare il futuro dei lavoratori e che se il consiglio di amministrazione continuasse con la volontà di esternalizzare i servizi o peggio ancora che dovesse prevedere sanzioni o addirittura il licenziamento dei lavoratori, occuperà ad oltranza la struttura sanitaria coinvolgendo le altre federazioni del SICEL, gli organi di stampa e di conseguenza l'opinione pubblica.

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