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Stop a sgomberi e sfratti, i movimenti occupano i municipi: "Parte l'assedio della rabbia"

La galassia di associazioni e realtà sociali interessate dal problema dell'emergenza abitativa ha occupato i municipi capitolini: "Non permetteremo a nessuno di toglierci la dignità". Il 12 grande manifestazione in Campidoglio

Si sono dati appuntamento alle ore 11, fuori dai cancelli dei Municipi. Raggiunte le sedi istituzionali, hanno srotolato striscioni e mostrato cartelli. “Cambiano le poltrone ma non cambia la politica” si legge davanti all’ingresso del Municipio I. “Comune e Regione…sotto il ponte dell’amministrazione” è stato ricordato a piazza Cinecittà, dove ha sede il Municipio VII. Gli attivisti dei Movimenti per il diritto all’abitare, per lanciare una manifestazione prevista per la prossima settimana, si sono dati da fare.

LA RISPOSTA DELLE ISTITUZIONI - “Alla base della clamorosa iniziativa - spiegano i Movimenti -  la contestazione al vergognoso piano caso di Renzi e Lupi, con l'esclusione dal diritto di residenza degli occupanti per necessità e la vendita delle case popolari italiane. C'è anche un altro tema, che negli ultimi mese ha messo a repentaglio centinaia di realtà sociali: le minacce di sgombero proferite da Tronca. Un quadro che, nell'insieme, ha stravolto con un colpo di mano la delibera regionale per l'emergenza abitativa. Con questo provvedimento, passato un paio di mesi fa, la Regione "riconosce il diritto ad un alloggio popolare a coloro che sono nella graduatoria generale  e a chi vive nei residence e nelle occupazioni, previa verifica dei requisiti da parte del Comune" ricordano in un'altra nota i Movimenti.

I NUMERI DELL'EMERGENZA ABITATIVA - Action, tra le realtà presenti all'occupazione simbolica che si è tenuta nella mattinata di giovedì 5, ha ricordato che “sono 8mila le famiglie in lista per una casa popolare” mentre sono  “5mila quelle ospitate nei residence comunali e 6mila le famiglie che occupano immobili della grande proprietà immobiliare”. Sempre restando sui numeri “sono 30mila i provvedimenti di sfratto e migliaia le case pignorate dalle banche”. Cifre importanti. "Questa – ribadisce Action – è l’umanità a cui il Commissario Tronca ha deciso di fare una dichiarazione di guerra. Una guerra contro i poveri e il diritto alla casa”. A fronte di questa situazione, i territori sono chiamati a prendere parola su questi infami provvedimenti, in vista della grande manifestazione del 12 maggio, quando il Campidoglio verrà assediato dalla rabbia"”.

Sgomberi e sfratti: le occupazioni simboliche dei vari municipi

LA SOLIDARIETA’ DEI MUNICIPI – I presidenti del Municipio VII e VIII hanno immediatamente solidarizzato con l’iniziativa dei movimenti per il diritto all’abitare. “Il primo passo per risolvere l’emergenza, è l’attuazione della delibera regionale  da parte del Comune di Roma – spiega la Presidente Susi Fantino -  In una situazione  ormai inaccettabile, insieme ai cittadini, il Municipio VII, si appella alle forze politiche locali e nazionali, per una proroga degli sfratti in corso, in attesa che si giunga ad una abrogazione del decreto Lupi e all’utilizzo delle risorse messe in campo dalla Regione Lazio, per il superamento dell’emergenza abitativa,  nel rispetto dei diritti fondamentali delle persone”. Contro il Decreto Lupi si scaglia anche il Presidente Catarci e l’Assessore Marotta “I Municipi si trovano a confrontarsi in un quadro generale di trasformazione delle norme di riferimento che a seguito del cosiddetto Decreto Lupi del 2014 consegna le città al rischio di una vera e propria devastazione sociale.C’è la necessità di insistere sull’abrogazione di questi dispositivi normativi e di procedere alla costruzione di un percorso condiviso tra tutti i Municipi”. A tal riguardo la Presidente Fantino ha  oggi anche annunciato la propria partecipazione “all’incontro dei movimenti del diritto all’abitare previsto per giovedì 12 maggio 2016 alle ore 15,00 in piazza del Campidoglio”.
 

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