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Sfratto a tempo record per Federica: da Vermicino l'ennesima storia della crisi

Federica ha raccontato a Romatoday la sua storia. 23 anni e tre figli piccoli, lunedì attende la seconda visita dell'ufficiale giudiziario che arriverà con la forza pubblica. Il primo accesso solo il 9 aprile scorso

Prima una difficile gravidanza con un contratto a tempo determinato 'scaduto' e mai più rinnovato. Poi i problemi economici e un affitto sempre più difficile da pagare. Infine lo sfratto. Federica ha 23 anni e vive con i suoi tre figli piccoli, due gemelli di 8 mesi e un terzo bambino che compirà i tre anni a luglio. Il 9 aprile scorso, dopo poco più di un anno che non riusciva a versare il canone, la prima visita dell'ufficiale giudiziario che ha concesso una breve boccata d'aria: solo 18 giorni. Solo due settimane di tempo al termine delle quali Federica potrebbe rimanere in mezzo a una strada.

Lunedì ci sarà il secondo accesso e Federica sa già che alla porta della sua casa, in zona Vermicino, per cacciarla arriverà anche la forza pubblica: “Mi hanno già confermato che lo sfratto verrà eseguito”. La soluzione però non è impossibile. A maggio dovrebbe essere pubblicata la graduatoria per la morosità incolpevole: "Ho le carte che dimostrano che ho i requisiti, e con quell'aiuto economico potrei trovarmi un'altra casa senza passare per forza dallo sfratto. Ho chiesto di attendere la graduatoria ma la risposta è stata negativa: lunedì mi manderanno via con la forza pubblica".

Federica vive in quella casa da circa due anni. L'affitto “è di 650 euro al mese più 50 di condominio per un appartamento di circa 50 metri quadrati non ristrutturato, con problemi di muffa e gli infissi da cui passa l'aria” spiega. Le difficoltà sono iniziate nell'ottobre del 2013. “Lavoravo in un call center con un contratto a tempo determinato. Poi ho iniziato una gravidanza problematica dal punto di vista medico e una volta scaduto le mie condizioni di salute non mi hanno più permesso di lavorare” racconta Federica. “Anche il padre dei bambini è disoccupato”. Il caso è stato segnalato anche agli assistenti sociali del municipio: “Sanno che la situazione è grave e hanno anche provato a farmi accedere all'assistenza abitativa temporanea ma secondo gli uffici comunali non sono così grave. Lunedì il tempo è scaduto e nessuno è riuscito a trovare una soluzione. Non so veramente dove andare”.

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