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Mercoledì, 24 Aprile 2024
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Sfratti, la sfida di Unione Inquilini al sindaco Marino: "Dagli annunci ai fatti concreti"

Il sindacato 'esorta' l'amministrazione chiedendo la messa in atto della legge 124 in vigore dal 30 ottobre scorso. "Graduazione degli sfratti, si può. Perché non viene messa in atto?"

Riconvocazione di una commissione per la graduazione degli sfratti per permettere l'intervento del Prefetto. Stabilire percorsi di accompagnamento sociale per le famiglie sotto sfratto. Sono queste alcune delle richieste avanzate dal sindacato Unione Inquilini all'amministrazione comunale guidata dal sindaco Ignazio Marino. “E' ora di passare dagli annunci ai fatti concreti” commenta Massimo Pasquini della segreteria di Unione Inquilini Roma. Le richieste poste all'ordine del giorno dal sindacato infatti sono contenute nell'articolo 6 comma 5 della legge 124 del 2013 in vigore dal 30 ottobre scorso.

LA LEGGE – La legge in questione istituisce un “fondo destinato agli inquilini morosi incolpevoli con una  dotazione pari a 20 milioni di euro per ciascuno degli anni 2014 e 2015”. Le risorse per l'accesso a questi contributi “sono assegnate prioritariamente alle regioni che abbiano emanato norme per la riduzione del disagio abitativo, che prevedano percorsi di accompagnamento sociale per i soggetti sottoposti a sfratto, anche attraverso organismi comunali”. Nell'articolo si prevede anche la possibilità per le prefetture e le amministrazioni locali di adottare “misure di graduazione programmata dell'intervento della forza pubblica nell'esecuzione dei provvedimenti di sfratto”. In altre parole il Prefetto potrà riconoscere le situazioni di maggiore criticità dal punto di vista del disagio economico delle famiglie e bloccare lo sfratto fino all'individuazione di altre soluzioni.

LE RICHIESTE – La domanda di Unione Inquilini è diretta al presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti e al sindaco di Roma Ignazio Marino: “Possiamo sapere come intendete mettere in atto quanto stabilito dalla legge sopra riportata? Quali sono i percorsi di accompagnamento sociale per le famiglie soggette a sfratto, anche quelle per morosità incolpevole?” commenta Massimo Pasquini. “Perché non si chiede la convocazione della commissione graduazione sfratti al fine di procedere alla graduazione dell'intervento al quale è tenuto il Prefetto, valutando in essa le richieste di graduazione sfratti provenienti dai soggetti interessati?”. Non si tratta solo di aspettare un intervento da parte del Governo. “Ci sono diverse azioni concrete che l'amministrazione comunale potrebbe iniziare ad avviare” commenta Pasquini. “Per esempio la legge regionale impone che entro il 30 novembre vengano pubblicate le graduatorie delle domande presentate per l'accesso a una casa popolare entro il 30 giugno. Eppure sembra che non sarà pronta”. E ancora. “Perché non avviare un monitoraggio del patrimonio pubblico inutilizzato da destinare a questo scopo? Perché non elaborare un Piano regolatore del costruito incentivando progetti di autorecupero?”.  

LA PROTESTA - “L'amministrazione comunale non può rimanere immobile mentre 10 famiglie al giorno solo nella Capitale subiscono uno sfratto con la forza pubblica” denuncia Pasquini. La richiesta viene dopo la mobilitazione di giovedì scorso in Campidoglio che ha visto anche l'incontro tra il sindacato e il sindaco Marino, il vicesindaco con delega al Patrimonio Luigi Nieri e l'assessore alla Casa Daniele Ozzimo: “Profonda la delusione che abbiamo avuto nell'incontro di oggi in campidoglio abbiamo trovato una amministrazione senza idee e senza un minimo di respiro strategico alle nostre proposte il comune ha risposto con un rimando al futuro ma nulla di concreto” il commento a caldo.

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