Sfratti, proteste davanti alla Prefettura: "Consegneremo la lista dell'emergenza"
Il presidio è stato organizzato dal sindacato Unione Inquilini e da Action. "Incontro positivo: la Prefettura è disponibile a raccogliere le nostre segnalazioni"
Ancora proteste contro gli sfratti. Questa mattina un gruppo di attivisti di Action insieme al sindacato Unione Inquilini ha tenuto un presidio in piazza Santi Apostoli sotto al palazzo della Prefettura. “Contestualmente al presidio si è svolto un incontro dal quale sono emersi positivi passi in avanti ed abbiamo percepito da parte della Prefettura una nuova attenzione” si legge in una nota. “Giudichiamo positivamente il fatto che le nostre richieste siano state ascoltate e parzialmente recepite da parte di un attore importante e 'terzo' come il Prefetto”.
Ecco le richieste avanzate dai manifestanti: “Garantire la graduazione degli sfratti per i morosi incolpevoli presenti nelle liste che saranno a breve trasmesse dal Comune di Roma; attivare le "commissioni di graduazione degli sfratti", previste dalla legge e che permetterebbero un adeguato accompagnamento sociale alle famiglie sotto sfratto; predisporre, con ordinanza d'urgenza, un blocco temporaneo delle esecuzione per finita locazione, in attesa che il Parlamento si pronunci sulla proroga che abbiamo già richiesto ai gruppi parlamentari”.
Qualche risposta positiva è arrivata: “In particolare la Prefettura ha dichiarato di essere disponibile a ricevere elenchi di sfrattati sia per finita locazione che per morosità incolpevole che Unione Inquilini e Action predisporranno”.
Così l'appello: “Al fine di predisporre elenchi il più completi possibili, Action e Unione Inquilini invitano tutti gli inquilini sfrattati, sia per finita locazione che per morosità incolpevole a rivolgersi immediatamente alle sedi e agli sportelli e delle nostre associazioni per ricevere le informazioni necessarie e, soprattutto, per permetterci di comunicare al prefetto gli elenchi delle famiglie alle quali graduare, in via temporanea l'esecuzione, in attesa che siano predisposte misure d'accompagnamento concrete da parte del Comune. Anche i Municipi devono attivarsi, tramite i servizi sociali, per comunicare ai commissariati e alla Prefettura i casi più "a rischio" e per loro meritevoli di attenzione”.
