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Municipio VIII, il caso Pace finisce in Campidoglio. Martedì la riunione per evitare la sfiducia

Consiglieri municipali e presidente convocati in Campidoglio. Si punta a ricomporre la frattura e ad evitare il commissariamento

E' convocata per domani in Campidoglio la riunione per risolvere il "caso Pace" nell'VIII municipio. Il presidente, finito nel mirino di alcuni consiglieri municipali, rischia la sfiducia se non accoglierà una serie di richieste fatte dai cosiddetti ribelli. Una vera e propria spaccatura che potrebbe portare, nell'ipotesi più estrema, al commissariamento del municipio. Una crisi letta da molti come l'ennesima guerra tra le correnti interne al Movimento. 

La fronda pronta a sfiduciare Pace farebbe infatti capo a quelli che Pace definisce "talebani" o "ortodossi", vicini alla Lombardi e al presidente del consiglio comunale Marcello De Vito. Una mossa, quella della possibile sfiducia, che in Campidoglio viene letta come un modo per mettere in difficoltà la sindaca Raggi. Nel mirino l'assemblea di mercoledì 4 e le successive esternazioni pubbliche che punterebbero ad indebolire la sindaca in un momento in cui è necessaria la massima coesione.

Sul territorio invece viene respinta con decisione questa rappresentazione. Dopo la riunione all'ex bocciofila e l'esplicitazione delle critiche a Pace, nessuno dei consiglieri si aspettava infatti tanto clamore. Il processo al presidente, giudicato troppo solitario e poco aderente al programma nelle sue decisioni soprattutto in materia urbanistica, viene ritenuto in linea con i principi del Movimento, dove i problemi vanno discussi, affrontati e risolti alla luce del sole. "Ci mettete in difficoltà e non ve ne rendete neanche conto", è stato lo sfogo di un esponente pentastellato in consiglio comunale nei confronti dei contestatori di Pace che dal canto loro chiedono di poter discutere e risolvere i problemi emersi.

Di fatto però martedì i consiglieri "finiranno a processo" in Campidoglio. Una riunione il cui esito è apparentemente già scritto, con la richiesta di compattarsi attorno al presidente Pace. La linea in Campidoglio sarà quella di andare avanti con lui, senza rimpasti. Guai a mollare ora: la Raggi non ha bisogno di ulteriori problemi. Silenziate quindi tutte le obiezioni al programma non rispettato.

Ieri il presidente ha rilasciato ben tre interviste in cui ha difeso dalle critiche il suo operato. Sugli ex Mercati Generali a RomaToday Pace si è così espresso: "Spesso le iniziative che i consiglieri dissidenti ci sottopongono collidono con leggi, norme e regolamenti. Quindi ogni volta proviamo a spiegarglielo ed a quel punto te li sei fatti nemici. Il caso degli ex Mercati Generali è eclatante. Vorrebbero riscrivere il progetto da zero. Io invece sono dell’idea, e non sono il solo, che essendo arrivati in un momento in cui le questioni sono in uno stato avanzatissimo, con tutte le autorizzazioni ottenute, ci si debba muovere solo negli ambiti ancora possibili per non pregiudicare l’esito finale del progetto e costringere Roma capitale a soccombere in un contenzioso legale dai risvolti economici devastanti per la cittadinanza". 

Una posizione che qualcuno, segnatamente il consigliere municipale pentastellato Massimiliano Morosini sulla sua pagina facebook ufficiale, segnala in contrasto con quanto lo stesso presidente annunciava in campagna elettorale. In un'intervista video resa a RomaToday, Pace dichiarava: "Bisogna ripartire da un tavolo di concertazione. Dal tavolo, con tutti gli operatori economici coinvolti, puntiamo a far uscire una modifica di tutto quello che è in essere e ad una soluzione concreta e utile per i cittadini. Non siamo contenti che ci si sia spinti così tanto verso un'ipotesi così legata al commercializzazione dell'area. La crisi economica evocata dagli operatori non deve essere lo spauracchio da agitare per permettere di fare tutto e il contrario di tutto". 

Lo stesso Morosini sulla sua pagina facebook ufficiale posta anche un'intervista di Pace a Berdini in cui il Presidente dell'VIII municipio definisce l'attuale assessore all'Urbanistica un "grande urbanista". Dichiarazioni in conflitto con quelle emerse in particolare nell'intervista a Il Messaggero in cui Pace contesta a Berdini la mancata volontà di trovare un compromesso con i costruttori. "Ci spiegasse", dice Pace, "come è possibile fare lo stadio senza gli ecomostri. Berdini voleva bloccare gli ex mercati generali ma non ha saputo rispondermi in che modo quel progetto, a suo dire, è distorto". 
 

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