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Urtisti, il Tar respinge il ricorso: "A fine gennaio via agli spostamenti insieme ai camion bar"

I venditori di souvenir verranno riallocati in posizioni alternative rispetto alle aree monumentali e di pregio, come tutte le altre attività commerciali ambulanti

Vittoria del Comune contro gli urtisti, altrimenti detti, ricordari. I venditori di souvenir della Capitale dovranno stare lontani dai monumenti, esattamente come tutte le altre attività commerciali su strada. Il Tar ha respinto l'istanza presentata dalla categoria contro la determinazione dirigenziale del Campidoglio (emanata a settembre), quella pro decoro che stabiliva la riallocazione degli ambulanti posizionati nelle aree di pregio monumentali e artistiche nel centro storico. 

CHI SONO GLI URTISTI

Nella sentenza, i giudici del Tribunale amministrativo entrano nel merito del provvedimento varato dall'amministrazione capitolina, sostenendo che esso attua le nuove norme sul commercio ambulante, che hanno la finalità di assicurare il decoro dei complessi monumentali e prevedono espressamente la possibilità che la rilocalizzazione non possa essere effettuata in collocazione potenzialmente equivalente.

"Il Tar ci dà ragione non solo per quanto riguarda la legittimità formale del nostro provvedimento ma anche nella sostanza, confermando che l'obiettivo dell'amministrazione di tutelare il decoro nelle aree di maggior pregio della nostra città è coerente con le leggi e con lo spirito del cambiamento che abbiamo voluto avviare anche su questo fronte. Il giudizio del Tar ci sprona a proseguire sulla strada della discontinuità e ad affermare gli interessi di tutti i cittadini, non contro, ma favore dell'intera città di Roma e quindi anche degli urtisti e delle altre categorie di commercianti" ha commentato il sindaco Marino.

Il giudizio del tribunale spiana la strada a una svolta del commercio su area pubblica, avviata appunto con la delibera recepita dalla giunta capitolina lo scorso 30 luglio che riguarda anche i camion bar.Il cronoprogramma arriva direttamente da Marta Leonori, assessore al Commercio di Roma Capitale, intervistata dall'agenzia Dire subito dopo la notizia della decisione del Tar: "Praticamente tutti gli operatori hanno fatto ricorso, ma ce lo aspettavamo. Con la decisione del Tar sulla sospensiva richiesta dagli urtisti possiamo ora procedere con la chiusura del procedimento di rilocalizzazione". 

In queste settimane "sono arrivate anche le osservazioni degli operatori, urtisti e camion bar, ai quali avevamo dato un periodo per far pervenire le loro note. Il tempo è scaduto a novembre e quanto prima le analizzeremo". Quindi, prosegue, "a fine gennaio e inizio febbraio realisticamente possiamo pensare di procedere ad avviare l'iter di rilocalizzazione. Stiamo lavorando per questo". Il procedimento su cui oggi il Tar ha deciso di non concedere la sospensiva è lo stesso che comprende anche i camion bar, le cui richieste devono ancora essere discusse.

Frutto del tavolo tecnico interistituzionale per il decoro istituito tra Roma Capitale e ministero dei Beni e delle Attività culturali, il lavoro è stato portato avanti "con una grande determinazione da parte del sindaco, Ignazio Marino, che ha seguito tutti i passaggi", spiega l'assessore.

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