rotate-mobile
Politica

Selvaggia Lucarelli contro Zara, i lavoratori contro la blogger

La blogger, in un articolo sul Fatto Quotidiano, ha preso di mira anche il comportamento dei commessi del famoso marchio di abbigliamento. Una dipendente: "Invece di stare seduta a una scrivania, vada a lavorare"

Botta e risposta tra la blogger-giornalista Selvaggia Lucarelli e una dipendente di Zara. Il pomo della discordia è un articolo pubblicato sul Fatto Quotidiano dal titolo "Cose che succedono solo se compri da Zara". Una lunga riflessione, partita dalle proteste nate in Spagna contro la silouette troppo magra dei manichini esposti nei punti vendita del famoso marchio di abbigliamento, colpevoli di proporre "modelli estetici irraggiungibili". 

Ma non è questo a indignare la scrittrice. Dopo cerniere che si bloccano, taglie sballate e il "mistero dei lavaggi" arrivano i commessi. L'opprimente sistema di antitaccheggio la perseguita spesso fin all'uscita dai punti vendita tanto da arrivare chiedere, nero su bianco, "ai commessi, prima di infilare i nostri capi regolarmente acquistati nella busta, di essere così gentili da verificare meglio di aver rimosso tutto, perché una volta su due provo a uscire dal negozio e varcato l’uscio suono come se avessi una cintura esplosiva sotto le mutande anziché l’antitaccheggio su una t-shirt da bambino". 

Altro riferimento la "geolocalizzazione incerta" dei capi che cambiano, a dire della scrittrice, troppo spesso posto. "Se vedi un vestito che ti piace da Zara e dici “Domani vengo a comprarlo”, è bene che tu sappia che il giorno dopo, lo stesso capo che tu hai visto piegato a piano terra entrando a destra, potrebbe essere al terzo piano su una gruccia entrando a sinistra". Da qui il sospetto: "I commessi di Zara sono degli esseri profondamente sadici che spostano i capi a caso e si divertono a vederci vagare per il negozio farfugliando 'Eppure era proprio qui!'". 

Nonostante il tono ironico dell'articolo, i giudizi sui dipendenti non sono andati giù a una lavoratrice che ha postato sul suo profilo un lungo post di risposta ripreso dal sindacalista dell'Usb Lavoro Privato Francesco Iacovone. "Mi vien da sorridere, anzi da ridere" esordisce la lavoratrice. "E credo di parlare a nome di tutti i miei colleghi commessi. Invito la signora, invece di stare seduta davanti una scrivania a far soldi frugando insistentemente nella vita degli altri per fare gossip, e criticando sempre qualunque persona e qualsiasi cosa succeda, ad alzare i tacchi e andare a lavorare" attacca. Poi l'invito a "scambiarci i ruoli un solo giorno. Solo uno. Io seduta comodamente a scrivere articoli al posto suo e lei, dato che è tanto brava, al mio posto a svuotare camerini, a controllare capo per capo se fosse difettato, a servire tremila persone che ti chiedono cose diverse, a leggere bene un cartellino e soprattutto le modalità di lavaggio". Conclude: "La invito gentilmente a fare il nostro lavoro. Così poi, prima di giudicarci “sadici” si morde la lingua". 

"I lavoratori del commercio sono stremati, l'8 dicembre è soltanto l’inizio ufficioso dello shopping natalizio, l’inizio di una vera e propria “passione” e l'articolo della blogger ha fatto indignare molti lavoratori in tutta Italia" commenta Iacovone. A Roma, inoltre, nei punti vendita di Porte di Roma e Galleria Colonna, spiega il sindacalista, "il mese scorso tre rappresentanti dei lavoratori sono passate all'Unione sindacale di base per continuare a portare avanti determinate battaglie". In questa posizione "stiamo cercando di aprire un'interlocuzione seria con l'azienda per affrontare una serie di punti inerenti alla qualità della vita e di lavoro delle dipendenti rimasti irrisolti". 

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Selvaggia Lucarelli contro Zara, i lavoratori contro la blogger

RomaToday è in caricamento