Quarantotto ore e tutto dovrebbe andare a posto: i pulmini di trasporto per bambini disabili torneranno a passare quando devono, in orario, e senza percorsi infiniti. Lo garantiscono dall'Assessorato alla Scuola e alla Mobilità, secondo quanto emerso da una riunione con la Multiservizi e Agenzia per la Mobilità. 

Tante, troppe, nei giorni scorsi le segnalazioni di disservizi legati agli scuolabus: ritardi, bambini lasciati un'ora fuori da scuola, e giri assurdi della città prima di arrivare a destinazione. All'Istituto Vaccari di viale Angelico a Trionfale i pulmini arrivavano vuoti, le mamme erano costrette a portare i bambini con l'auto, magari attraversando la città. 

C'è chi poi ha lamentato la presenza di operatori sempre diversi sui bus, particolare che ha messo in difficoltà i bambini abituati a familiarizzare con volti conosciuti. E chi ha raccontato di figli lasciati due ore fuori da scuola perché il servizio era tarato sugli orari scolastici dell'anno scorso. 

Il motivo? Un cambio di pianificazione, leggi tagli al servizio, previsto dal bando di affidamento del 2011 ma a regime solo da quest'anno. Insomma, "un'eredità della scorsa amministrazione", come tengono a sottolineare dagli Assessorati competenti, che è in corso di riforma. "Verrà ripristinato il vecchio piano, quello in vigore fino all'anno scorso". Quindi i ritardi, a quanto pare, sarebbero da attribuire a una pianificazione dei percorsi sbagliata. 

A lanciare l'allarme insieme ai genitori, AIPD Roma, l'associazione di familiari e di persone con sindrome di Down e QUIxVoi, avvocati per l'handicap, che per domani hanno in programma una conferenza stampa per fare il punto. "Quello che accade è gravissimo -dichiara Daniele Caldarelli, presidente di QuixVoi-  siamo stanchi di subire la disorganizzazione del servizio pubblico, stiamo cercando di capire se è possibile procedere per vie legali". Ma si spera che non sia necessario, se quanto dichiarato dall'Assessorato sarà realtà.