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Scuola, genitori operai al posto delle ditte: "Come dire che il Comune da solo non ce la fa"

M5S interviene sul tema della manutenzione partecipata nelle scuole. Sulla proposta di delibera Nanni-Grippo: "Il rischio è la sostituzione alla pubblica amministrazione, cosa ovviamente inaccettabile"

Una tantum va bene, e che in quel caso sia garantita la copertura assicurativa pure. Ma attenzione a non finire col normare il fallimento della pubblica amministrazione. M5S interviene sul tema della manutenzione partecipata nelle scuole. La proposta di delibera, a firma dei consiglieri Dario Nanni e Valentina Grippo, sta facendo il suo passaggio nelle commissioni competenti, scuola e lavori pubblici. In nuce si tratta di regolamentare gli interventi dei genitori che in maniera del tutto volontaria si propongono per piccoli interventi di manutenzione negli edifici scolastici dei figli.  

MANUTENZIONE PARTECIPATA: COS'E' - Il Comune ci mette una vita a cambiare una lampadina o a pitturare un parete? Bene, chi fa da sè fa per tre, così le mamme e i papà curano il verde nel cortile della scuola, cambiano gli infissi alle finestre, aggiustano una sedia rotta. Al momento però è il dirigente scolastico a decidere se autorizzarli o meno, e i 'no' sono tanti perché mancano le coperture assicurative. 

La proposta Nanni-Grippo servirerebbe appunto a creare un impianto normativo in cui inserire questa tipologia di interventi, garantendo quindi un iter chiaro e valido per tutti. La copertura assicurativa sarebbe a carico interamente del Comune, che probabilmente cercherà appoggio su sponsor privati. 

"GENITORI NON POSSONO SOSTITUIRE IL PUBBLICO" - In tanti, a partire dall'assessore alla scuola Cattoi, applaudono alla proposta: un passo importante verso una scuola come "luogo aperto e inclusivo", "momento di aggregazione civica e integrazione socio culturale". Sì, senza dubbio, ma qualcuno storce il naso. 

"Il tema è delicato - spiega Virginia Raggi, consigliera pentastallata della Commissione Scuola - c'è la volontà di creare comunità tra le famiglie del territorio e quindi di prevedere momenti di incontro, ma dall'altro il rischio è che sia la definitiva presa d'atto che l'amministrazione non ce la fa e ha bisogno di ricorrere all'aiuto dei genitori". E questo sarebbe "inaccettabile". 

"Paghiamo fior di tasse e ora abbiamo anche la possibilità di donare l'8 per mille alla scuola. Dobbiamo anche fare i lavori di manutenzione?". Insomma, di sostituirsi al pubblico non se ne parla, quindi sì alle regole, specie per quanto concerte l'assicurazione, ma che il contributo dei genitori resti informale, occasionale e sempre e solo legato a piccoli lavoretti di miglioria. 

LA PROPOSTA DOPPIONE - Altro oggetto di discussione riguarda l'iter della proposta. A quanto reso noto dalla consigliera Raggi, sarebbero attualmente in corso di valutazione due proposte, praticamente identiche. Una bozza di regolamento presentata dalla presidente della commissione scuola, Valeria Baglio, e una proposta di delibera di Nanni e Grippo. 

"Per quale motivo la maggioranza si è mossa con due progetti più o meno paralleli? - si chiede Raggi -  sono venuta a conoscenza di tale 'raddoppio' di attività per caso in Aula, chiedendo al secondo se fosse a conoscenza di quanto stava facendo la sia collega di maggioranza... apriti cielo! E, ribadisco, con una città che brucia, è possibile pretendere un minimo di coordinazione per dare alla nostra attività maggiore efficacia ed efficienza (come forse chiederebbe l'art. 97 Cost.)?". 

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