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Sciopero taxi, Raggi: "Mi appello al vostro senso civico. No alle paralisi" 

Si fermeranno il 23 marzo in tutta Italia. La sindaca su Facebook: "Spero nel vostro senso di responsabilità, specie in vista della celebrazione dei 60 anni dei Trattati di Roma"

"Lancio un appello al senso di responsabilità di tutti gli operatori affinché Roma non viva paralisi e i servizi minimi vengano garantiti". La sindaca Raggi si appella ai tassisti romani, pronti a fermarsi ancora una volta giovedì 23 marzo, in tutta Italia, per chiedere misure stringenti su Ncc e Uber. 

"I tassisti aspettano risposte dal governo che deve mantenere le sue promesse. Non smetterò mai di dirlo: le riforme non devono essere calate dall'alto. Comprendiamo la difficoltà della situazione e le loro ragioni ma la Capitale, in particolar modo in questi giorni in vista della celebrazione dei 60 anni dei Trattati di Roma, è sotto i riflettori del mondo e i tassisti sono i primi 'ambasciatori' della Capitale". 

E ancora: "Sono il nostro biglietto da visita e sono sicura che hanno a cuore la vita della nostra amata città. Il diritto allo sciopero è sacrosanto come lo sono anche i diritti dei cittadini". La sindaca si dice "fiduciosa nel vostro senso civico e che la giornata si svolgerà ispirata dai principi di correttezza. Mi auguro non accadano episodi che possano danneggiare l'immagine di Roma, lo chiediamo sia come amministratori che come cittadini".

Ricordiamo che a scatenare la proteste delle auto bianche è il decreto Milleproroghe che sospende per un altro anno l'efficacia di una serie di misure che regolamentano il servizio di Ncc (noleggio con conducente) e Uber, il servizio di trasporto condiviso. 

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