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Sciopero e targhe alterne: il mix manda in tilt Roma, piovono polemiche

Cittadini infuriati commentano sui social network. Miccoli: "Se succedeva a Marino lo massacravano". Quintavalle: "Ci scusiamo con i cittadini, ma sciopero è anche per la loro sicurezza"

Roma lasciata a piedi, romani imbufaliti, social network a far da sfogatoio, e i più fortunati stretti nell'ultima metro passata prima dello stop, bestie su carri bestiame. Il mix di sciopero del trasporto pubblico e targhe alterne è davvero troppo per i cittadini. E da stamattina, complice il tempo morto passato in macchina (chi ha potuto) o sui mezzi (chi li ha trovati), è un tripudio di commenti, per niente felici, su Twitter e Facebook. 

Un'idea scellerata, per i più, quella di far combaciare lo stesso giorno lo sciopero dei mezzi con le misure per la riduzione delle polvere sottili. Metro chiuse e bus a singhozzo per tutta la mattinata, e metà auto a casa fino alla sera, è un quadro inaffrontabile per Roma. Oltre a tradursi in una pessima prova a quattro giorni dal Giubileo. 

In molti se la prendono con il commissario Tronca, quasi a rimpiangere l'ex sindaco chirurgo, "aridatece Marino". Per tutti "è vergognoso", perché non si fa altro che "penalizzare i cittadini che lavorano". A decine i tweet di protesta. "Targhe alterne, in un giorno di sciopero. Scarsa informazione, Metro chiuse e autobus fermi. Fermate sti geni!!". E ancora: "Mentre nel mondo avanzano le #smartcity a #Roma oggi abbiamo targhe alterne e sciopero dei mezzi pubblici. #daje". Non manca anche stavolta l'ironia alla matriciana. "Guardate che #sciopero + #targhealterne fa parte di una precisa strategia anti ISIS". 

La stessa Micaela Quintavalle, leader di Cambia-Menti, si scusa con i cittadini. "Sappiamo che è veramente un danno per le strade, lo sciopero era stato chiesto inizialmente per il 30 novembre. Una volta stabilite le targhe alterne, nessuno ci ha convocato per discutere un eventuale rinvio". I lavoratori d'altronde non potevano fare altrimenti. Lo sciopero "stato fatto per la sicurezza dei cittadini stessi". Già, difficile spiegarlo a chi per spostarsi da Conca d'Oro a Salaria ha impiegato due ore. E a chi già sopporta, quando va bene, ritardi quotidiani in metro, treno, bus. Il caos di oggi altro non è che una goccia traboccante da un vaso di disastri, evitabile per molti spostando le targhe alterne di qualche giorno. 

"Non siamo contrari al blocco del traffico, ma crediamo anche che la decisione sulle targhe alterne poteva essere tranquillamente rimandata. Roma è in tilt: genera dunque sconcerto la decisione del commissario Tronca di non revocare le targhe alterne nonostante lo sciopero dei mezzi confermato per tutta la mattina" commenta in una nota il deputato del Pd, Marco Miccoli, che fa notare: "Se la stessa situazione si fosse verificata con l'ex sindaco Ignazio Marino sarebbe stato sicuramente massacrato".

A fargli eco il senatore di Forza Italia, Francesco Giro: "Siamo esterrefatti per l'assurda sovrapposizione fra lo sciopero del trasporto pubblico e il provvedimento assunto dal prefetto tronca di imporre la circolazione a targhe alterne a Roma. Hanno bloccato la capitale e sequestrato i romani. Indecente! Nei social leggo aridatece Marino. Vergogna!". 

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