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Ikea, venerdì 14 scioperano i lavoratori di Anagnina e Porta di Roma

Dalle 10 alle 13 è in programma un sit-in fuori dalla sede di Anagnina

Incrociano le braccia i lavoratori di Ikea Anagnina e di Porta di Roma. Lo sciopero, che durerà per tutta la giornata, è stato indetto dal sindacato Flaica. Dalle 10 alle 13 è in programma anche un sit-in fuori dal punto vendita di Anagnina. In una nota il sindacato denuncia "tanti episodi che hanno visto licenziare i lavoratori non più ''performanti'". La protesta, continua il sindacato, è quindi per "Marica, Filippo, Francesca, Claudio e per tutti quei lavoratori che oggi si sentono garantiti ma che potrebbero per un nonnulla finire tra le persone a rischio di licenziamento".

Secondo il segretario provinciale di Roma della Flaica, Giancarlo Desiderati "dietro le motivazioni pretestuose tirate in ballo dal colosso svedese, in realtà ci sono lavoratori con limitazioni lavorative, disabili e con figli invalidi che non sono più performanti secondo gli 'standard Ikea' e quindi probabilmente vanno eliminati dall'azienda" continua il sindacalista. "Ikea sta colpendo i lavoratori in difficoltà senza alcuna remora sul piano umano mettendo da parte anche i pronunciamenti dei tribunali".

Negli ultimi giorni ha fatto notizia la storia di Marica, dipendente per 17 anni all'Ikea di Corsico, licenziata perché non rispettava il nuovo orario di lavoro. Marica ha infatti denunciato che aveva fatto presente all'azienda di non poter rispettare i nuovi turni per "la sua condizione di madre con un figlio minore disabile". Ma, continua il sindacato, non è l'unica. Filippo, dipendente all'Ikea Anagnina, "invalido sotto tutele legge 104 con quattro figli e cardiopatico, licenziato dopo 18 anni di servizio solo per disguidi relativi alla presentazione di un certificato inviato tramite posta elettronica". E ancora "Francesca e Claudio, di Ikea Bari, licenziati per 5 minuti di pausa in più o per fantomatici cambi di organizzazione. Sono solo alcuni esempi" aggiunge Desiderati "di una probabile strategia aziendale volta ad educare i lavoratori colpendone qualcuno come capro espiatorio e applicando il principio del 'colpirne uno per 'educarne' cento'".

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