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Giovedì, 18 Aprile 2024
Politica

Sciopero dipendenti pubblici, servizi a singhiozzo: "Siamo 15 mila"

La protesta è stata indetta a livello nazionale per i dipendenti dei servizi pubblici. Organizzata da Fp Cgil, Cisl Fp, Uil Fpl, e Uilpa di Roma e Lazio: "Contratto subito"

Dal Colosseo a piazza Madonna di Loreto, dietro Piazza Venezia, per ribadire: "Contratto subito". Giornata di sciopero questa mattina per i dipendenti comunali in concomitanza con la protesta nazionale indetta da Cgil, Cisl e Uil per i dipendenti dei servizi pubblici. "Siamo più di 15mila" ha annunciato il segretario generale della Fp Cgil di Roma e Lazio, Natale Di Cola.  

Intanto in tutta la città i servizi pubblici sono a singhiozzo, a partire da quelli comunali come scuole, nidi, servizi amministrativi e anagrafici, ma anche quelli statali: aperture ridotte dei monumenti, disagi negli ospedali, negli uffici dell'Inps, braccia incrociate anche per i Vigili del fuoco. Gli unici garantiti sono i servizi minimi essenziali, come sanità e protezione civile. Nella Capitale il corteo, organizzato da Fp Cgil Roma e Lazio, Cisl Fp Lazio, Uil Fpl Roma e Lazio e Uilpa Roma e Lazio, è stato aperto da una fila di manifestanti che sorreggono dieci cartelli, ognuno con una lettera, a formare un grosso hashtag ''#contratto''. Subito dietro lo striscione unitario, che recita 'Rinnoviamo i contratti, riorganizziamo i servizi pubblici e privati del Lazio'.

Sciopero dei dipendenti pubblici (foto Agenzia Dire)

"Oggi è la giornata dedicata ai pubblici dipendenti che garantiscono servizi di prossimità, sanità, enti locali, funzioni centrali, protezione civile, vigili del fuoco" ha spiegato Roberto Chierchia, segretario generale della della Cisl Fp Lazio, informando che "tutti i servizi pubblici erogati nel Lazio sono a singhiozzo, servizi amministrativi, scuole, sanità, Inps, sono garantiti solo quelli minimi essenziali. Servono ai cittadini quotidianamente ma il Governo da 7 anni non vuole riorganizzare bloccando un contratto di lavoro che non significa solo il giusto riconoscimento salariale, ma anche assunzioni, digitalizzazione e innovazione. Abbiamo l'età media dei dipendenti pubblici più alta d'Europa, sopra i 50 anni" spiega. 

"Questioni che sia il governo centrale e quello regionale di Zingaretti, che non ha risposto al nostro appello e oggi non è qui, non intendono prendere in considerazione". In questo corteo, ha sottolineato Chierchia, "ci sono lavoratori pubblici ma anche dipendenti del settore privato sociale che erogano servizi pubblici alla collettività come nel comparto sanità. Da 7 anni gli stipendi sono bloccati per il pubblico, da 10 per il privato. C'è stata un'adesione altissima, qui siamo almeno 10mila, ma rappresentiamo oltre 200mila lavoratori". 

 "Il primo risultato di questa piazza è stato la convocazione immediata del tavolo sul salario accessorio in Campidoglio. Ci aspettiamo che domani finalmente l'amministrazione mantenga le promesse e arrivi con proposte credibili che mettano in sicurezza il salario dei lavoratori, restituiscano loro le somme tolte da Marino e ridiano certezze ai dipendenti e servizi ai cittadini" ha detto il segretario generale della Fp Cgil di Roma e Lazio, Natale Di Cola. Per Di Cola "è indispensabile che oltre al tema del contratto l'amministrazione riesca a trovare una soluzione anche per il tema delle scuole. Settembre si avvicina e il rischio che bimbi e lavoratori restino a casa è molto forte. Se domani non ci saranno risposte credibili la mobilitazione continuerà e ci saranno ulteriori iniziative". 

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