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Sciopero, nessun accordo al tavolo tra Atac e i sindacati: protesta confermata

Il tavolo tra l'azienda e le rappresentante dei lavoratori non ha portato ad una conciliazione delle parti. La mobilitazione contro l'accordo di luglio: "Referendum negato"

Natale di Roma a rischio caos trasporti. Con la proclamazione di uno sciopero di 4 ore per il 21 aprile da parte di cinque sigle sindacali, per il nuovo direttore generale di Atac Marco Rettighieri si apre un fronte caldo con autisti e macchinisti. L'incontro di oggi tra le sigle sindacali che hanno indetto la mobilitazione (Faisa Confail, Usb, Sul, Utl e Orsa) e l'azienda ha portato a un nulla di fatto. E la mobilitazione è stata confermata. Per il momento, resta in piedi anche lo sciopero di 24 ore indetto dall'Orsa. Il 21 aprile, così, sarà sciopero. Una giornata particolare per la città durante la quale sono in programma diversi eventi per il Natale di Roma. 

All'origine della mobilitazione l'accordo firmato il 17 luglio scorso dai sindacati Cgil, Cisl, Uil, Faisa Cisal e Fast e l'azienda con il quale il salario è stato legato alla produttività condizionata anche da permessi riconosciuti per legge come la '104' o il congedo parentale. In termini tecnici i cosiddetti 'Era 1' ed 'Era2', le nuove voci che legano la retribuzione alla presenza. A far scattare lo sciopero la decisione di Atac di non concedere i locali aziendali per effettuare un referendum con cui chiedere ai lavoratori di esprimersi in merito. Dopo l'approvazione dell'accordo, infatti, le sigle sindacali che non l'hanno sottoscritto si sono mosse subito per lavorare a una consultazione interna. 

“L'accordo ha modificato in maniera pesante e negativa sia il carico di lavoro sia la retribuzione” commenta Alessandro Neri, vicesegretario Faisa-Confail. “Il referendum permetterebbe ai lavoratori di esprimersi in merito: se effettuato fuori dai locali dell'azienda però non avrebbe valore abrogativo ma si ridurrebbe ad una consultazione. Per questo Atac ha rigettato la nostra richiesta”.

“Lo sciopero è stato confermato perché l'azienda ha proposto solo un ipotetico calendario di incontri senza entrare nel merito delle questioni che abbiamo sollevato” il commento di Renzo Coppini, segretario regionale del Sul. “Ogni giorno si verificano problemi di programmazione del lavoro che portano alla soppressione di 150 corse” denuncia. “Abbiamo presentato delle soluzioni tecniche che però, ad oggi, l'azienda vuole prendere  in considerazione”. Con l'accordo, ricorda Coppini, i lavoratori si sono ritrovati le buste paga decurtate: “E' stata abbassata l'aliquota oraria e a parità di presenza con gli anni precedenti si è verificato un calo annuo di circa 500 euro. Sono state colpite tutte le categorie, da chi ha uno stipendio di 1050 a chi arriva a 2000 euro”.

Per Michele Frullo dell'Usb, “dal momento che l'accordo ha stravolto la vita dei lavoratori è giusto che siano chiamati ad esprimersi in merito” il commento. “Ricordo che l'accordo ha modificato addirittura istituti previsti per legge come la 104, stravolgendo anche la busta paga che è diventata per un terzo variabile”. Conclude il sindacalista: “L'azienda ha deciso che non tutte le organizzazioni sindacali possano essere partecipi ai tavoli per costruire qualcosa di concreto. Serve una vera discussione, non è più possibile andare avanti in questo modo”. 

Intanto Atac in una nota ha fatto sapere che la produttività, “grazie alle nuove regole in metropolitana”, è aumentata del 42%. Ha fatto sapere l'azienda in una nota: “Grazie agli accordi siglati nel 2015, che hanno riordinato le regole di condotta nel settore metroferro, sono stati ottenuti risultati importanti per quantità del servizio erogata e produttività. Al contempo ciò ha portato a un efficientamento sul lato dei costi, grazie al notevole risparmio di ore di lavoro straordinario”. In numeri si parla di produttività in crescita del 42% ed un conseguente aumento “della produzione chilometrica del 4,3% malgrado l'utilizzo di lavoro straordinario sia diminuito del 79%, grazie anche all'aumento del 5% delle ore di guida”. Per Atac sono diminuite del 5,6% anche le soppressioni. Conclude l'azienda: “Le corse perse ogni giorno risultano inferiori del 50% rispetto a quando vigeva la precedente regolazione. Le criticità che ancora si registrano saranno presto recuperate grazie alla sinergica azione dell'azienda e di tutto il contesto sociale”.

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