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Venerdì, 19 Aprile 2024
Politica

Taglio stipendi, non c'è decreto del governo: il 19 sciopero generale dei dipendenti capitolini

Dopo la notizia del dietrofront del governo, il salario accessorio di maggio dei lavoratori comunali è a rischio. Cgil, Cisl e Uil contro il Campidoglio: "Il tempo dei tentennamenti è finito"

E' guerra aperta sul taglio ai salari del personale capitolino. Per lunedì 19 maggio i sindacati Cgil, Cisl e Uil hanno proclamato lo sciopero generale di tutto il personale capitolino. “Il tempo dei tentennamenti è finito. Se l’amministrazione e il governo credono di poter rimanere barricati nella loro incapacità di decidere, allora saremo noi a tirarla fuori dai palazzi” tuonano in una nota Natale Di Cola, Roberto Chierchia e Sandro Bernardini,  segretari generali delle federazioni di Roma e Lazio di Fp-Cgil, Cisl-Fp e Uil-Fpl. A far scattare la scintilla la comunicazione da parte di palazzo Chigi del dietrofront sul decreto legge per garantire l'erogazione del salario accessorio ai dipendenti comunali. Dagli asili nido agli impiegati negli uffici capitolini fino ad arrivare ai vigili urbani. I 24 mila dipendenti di Roma Capitale sono chiamati a incrociare le braccia. Prima dello sciopero del 19 maggio, il 13 dello stesso mese si terrà un'assemblea in tutti i posti di lavoro a cui si aggiunge la proclamazione di un altro sciopero da parte dell'Unione sindacale di base per il 14 maggio.

I SINDACATI - “Il pagamento delle retribuzioni è ormai imminente. Ma nonostante le promesse e un tentativo di conciliazione,  andato a vuoto, di fatti concreti neanche l’ombra”  proseguono i sindacati nella nota. “A nulla vale, come fa il sindaco, aspettare un decreto dal governo. I salari vanno pagati, per intero. Si tratta di retribuzioni legittime che servono a compensare l’impegno e la disponibilità di lavoratori che mandano avanti i servizi pubblici della città in una condizione impossibile: senza un piano delle attività, senza una programmazione, senza un’organizzazione degna di questo nome. Ma sempre e solo sull’onda dell’emergenza”continuano Di Cola, Chierchia e Bernardini. “Come deciso dai 10 mila lavoratori riuniti martedì scorso in Campidoglio, il 19 maggio il personale dipendente e dirigente sciopererà e il giorno 13 maggio assemblee in tutti i posti di lavoro”. I tre segretari non accennano a una ritirata: “Non ci fermeremo fin quando i lavoratori non avranno ottenuto le risposte che spettano loro”.

IL CAMPIDOGLIO - Le immagini della piazza del Campidoglio invasa da 15 mila dipendenti e la città paralizzata fanno paura al Campidoglio. Ad anticipare le “indiscrezioni” governative il vicesindaco Luigi Nieri con delega al Personale: “Arrivano indiscrezioni sempre più insistenti che parlano di un passo indietro del governo nazionale circa la presentazione del decreto a tutela del salario accessorio dei dipendenti. Se fossero confermate sarebbe gravissimo" ha scritto in una nota. Senza il decreto del governo per il vicesindaco l'erogazione del salario accessorio del mese di maggio salta: “E' l'unico strumento che ci permetterebbe di garantire l'erogazione del salario accessorio nel mese di maggio mentre riesaminiamo con le organizzazioni sindacali gli istituti contrattuali contestati per applicare la nuova disciplina decentrata” ha spiegato nel comunicato stampa. Nieri affida al governo il compito di 'salvare' lo stipendio dei dipendenti: “Sarebbe un'ingiustizia enorme nei confronti di migliaia di persone che, con il loro lavoro, mandano avanti la Capitale della Repubblica”.

SOLUZIONE ALTERNATIVA - Intanto il governo starebbe studiando una soluzione alternativa per permettere l'erogazione del salario accessorio. Forse una circolare dell'Aran, l'Agenzia per le negoziazioni delle pubbliche amministrazioni che potrebbe permettere di erogare il salario accessorio in attesa della definizione di un nuovo contratto decentrato. Ma il tempo è veramente poco. La risposta dovrebbe arrivare al massimo entro lunedì.

MARRONI - Contro il taglio degli stipendi dei dipendenti del Campidoglio si è schierato anche l'ex consigliere Pd, il deputato Umberto Marroni: "Non possono essere i dipendenti comunali a pagare ritardi e confusione, il tema del salario accessorio non riguarda peraltro solo Roma ma quasi sessanta comuni, con un coinvolgimento di migliaia di lavoratori che rischiano di vedere decurtato il loro stipendio, fatto questo che in un momento di crisi vorrebbe dire aggravare la situazione di quelle famiglie che già fanno fatica ad arrivare a fine mese" scrive in una nota. "Conosciamo la sensibilità del Governo Renzi sulla necessità di sostenere i cittadini per aiutarli ad affrontare la crisi e siamo sicuri che non mancherà di dare una pronta risposta”.

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