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Per le Sardine un mare di litigi: a Roma è già tempo di scissione

Il movimento romano si scinde: una parte si stacca dai fondatori di Bologna dopo la foto con Benetton, un’altra resta “fedele”. L’addio tra ex è al vetriolo

A meno di due mesi dalla grande manifestazione di piazza San Giovanni per le Sardine di Roma arriva il primo strappo: il primo portavoce romano Stephen Ogongo, già noto per l’apertura a Casapound, ha annunciato la “scissione”.

Sardine di Roma: c’è lo strappo con Bologna

Una decisione presa dopo l’incontro che i fondatori delle Sardine hanno avuto con Luciano Benetton, un colloquio definito da Ogongo “sbagliato e inopportuno”. 

“Da questo momento le Sardine di Roma non fanno più riferimento ai 4 fondatori di Bologna ne' alla struttura che stanno creando. Le Sardine di Roma ripartono da quei valori che hanno fatto della manifestazione di Piazza San Giovanni la più grande e la più partecipata delle sardine: uguaglianza, libertà, giustizia sociale. Affiancarsi agli squali, o diventare come loro, non ci rafforza ma ci indebolisce, ci rende prede inconsapevoli” – si legge nel comunicato del primo portavoce delle Sardine di Roma che così “tornano in mare aperto”. 

La scissione delle Sardine di Roma

Non tutte però. E’ scissione al veleno nel movimento delle Sardine a Roma. Tante le critiche per la scelta di Ogongo con l’originario gruppo Facebook ‘Sardine di Roma’ a svuotarsi: oltre duemila gli abbandoni in meno di quarantotto ore. Nel frattempo il lancio di un’altra fanpage, quella delle Sardine di Roma che restano fedeli ai quattro fondatori bolognesi: ‘6000 Sardine Lazio’. Per ora poco più di 4mila i fan acquisiti. 

Su social c’è ancora da lavorare, mentre lo strappo con le Sardine “di Ogongo”, critiche con i leader di Bologna, sembra irreparabile. 

Sardine fedeli a Bologna: nasce 6000 Sardine Lazio

“6000 Sardine Lazio e 6000 sardine si dissociano dal post di Ogongo. L’attacco ai ragazzi di Bologna per la foto uscita è strumentalizzazione per scopi personali” – scrivono. 

“I ragazzi del gruppo romano sono sconcertati ma uniti più che mai. Consapevoli del lavoro svolto finora e convinti di poter andare avanti nel rispetto di quei valori che hanno ornato le nostre piazze per il bene di tutti. Le sardine di Roma si dissociano completamente da quanto scritto da Ogongo, che ha agito in solitaria ed esprime unicamente il suo pensiero. Certe che la foto scattata a Fabrica ha scatenato diverse reazioni, le sardine romane, ragionando con il modus vivendi che ha da sempre caratterizzato il movimento, riconoscendo il possibile errore di ingenuità – dicono sulla nuova pagina - proseguono sicuri che di quell’immagine non vada guardata la scatola ma il suo contenuto, fatto di arte e cultura. Ognuno è libero delle proprie scelte e proprietario dei propri pensieri”. 

Nel movimento delle Sardine di Roma la scissione è servita. 
 

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