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Santa Maria della Pietà, Giunta Raggi conferma il piano della Regione: "Presto un protocollo"

Cittadini contrari: "Manifestazione in Campidoglio il 6 ottobre"

Dopo il via libera della Regione Lazio, la Giunta di Virginia Raggi approva il provvedimento con il Protocollo d’intesa sulla riqualificazione e valorizzazione dell’ex ospedale psichiatrico Santa Maria della Pietà. Un accordo che verrà sottoscritto nelle prossime settimane tra la Regione, Roma Capitale, l’Azienda sanitaria locale (Asl) Roma 1, la Città metropolitana e il Municipio XIV. Con il protocollo gli enti si impegnano a realizzare e attuare il Progetto urbano della centralità Santa Maria della Pietà nel quartiere Trionfale a Monte Mario. 

Nel dettaglio i soggetti dovranno predisporre entro sei mesi lo schema di assetto preliminare, necessario per la successiva redazione del progetto urbano, e dare seguito all'esecuzione degli interventi di riqualificazione, restauro e risanamento conservativo. Il tavolo tecnico composto dai firmatari con il compito di coordinare le azioni amministrative necessarie verrà istituito entro 30 giorni dalla sottoscrizione, mentre il cronoprogramma delle varie fasi operative verrà definito entro due mesi.

"Questo Protocollo rappresenta una sinergia importante tra istituzioni e conferma quanto sia fondamentale che soggetti pubblici, ognuno nel proprio ruolo, collaborino per il bene comune. Il Comprensorio del Santa Maria della Pietà” dichiara la sindaca Virginia Raggi “è una realtà inserita pienamente nel tessuto del territorio e, per la sua valenza storica, culturale nonché per la sua bellezza rappresenta un simbolo importante per i cittadini. Per questo l'Amministrazione, insieme alle altre istituzioni, vuole che questo luogo sia un riferimento per tutta la città”. 

Aggiunge l’assessore all’Urbanistica, Luca Montuori: "Il protocollo permetterà all'Amministrazione di individuare, in sinergia con i cittadini e le altre istituzioni, le invarianti di una progettualità da sviluppare in forma condivisa e partecipata. L'obiettivo che intendiamo perseguire è la funzione pubblica, sociale e culturale del comprensorio, impossibile da raggiungere se non ci fosse coordinamento tra istituzioni, di cui questo protocollo è il primo passo". 

L'intesa interistituzionale, aggiunge la presidente della commissione Urbanistica, Donatella Iorio “stabilisce un cronoprogramma serrato di passi e azioni che i vari enti coinvolti dovranno rispettare e che garantirà il raggiungimento degli obiettivi in tempi certi. Tutto questo avverrà con il coinvolgimento dei cittadini e dei comitati che in tutti questi anni si sono impegnati per salvaguardare l'uso pubblico del parco e del suo patrimonio immobiliare”. 

Il Protocollo, conclude il presidente di Municipio, Alfredo Campagna, “rappresenta un passaggio fondamentale per il Municipio XIV in quanto dà l'avvio ad una serie di azioni strategiche per il territorio. Dalla realizzazione di un unico polo municipale con conseguente abbattimento dei fitti passivi a carico dell'Amministrazione comunale, al recupero e alla valorizzazione del patrimonio naturalistico ed ambientale del Santa Maria della Pietà. Da anni i cittadini reclamano la realizzazione di questa Centralità urbana, da oggi questo obiettivo inizia a concretizzarsi”.

Contrario il consigliere di Sinistra per Roma Stefano Fassina: "Sempre più si notano le contraddizioni della maggioranza capitolina. Da principio infatti ha espresso la volontà di raccogliere le indicazioni di comitati, cittadini, per destinare l'area a funzioni pubbliche per il quartiere e la città, ma al dunque, dopo aver bocciato la mozione di Sinistra per Roma in aula il 19 luglio scorso, che ribadiva la posizione delle associazioni, arriva oggi a firmare un protocollo con Zingaretti che di fatto contravviene ogni richiesta del territorio". 

Con l'obiettivo di esprimere la propria contrarietà al progetto e chiederne uno stop anche due distinti appelli firmati da un gruppo di realtà che si occupano da anni di salute mentale in Italia e nel Lazio e da un lungo elenco di urbanisti e intellettuali cittadini tra cui anche l’ex assessore all’Urbanistica della Giunta Raggi, Paolo Berdini. Una campagna portata avanti dal comitato ‘Si può fare’ che da oltre vent’anni anni si batte per un uso pubblico, sociale e culturale del complesso e che ha presentato anche un ricorso al Tar contro il progetto. 

“La sindaca parla di ‘valorizzazione della funzione pubblica e socio-culturale di padiglioni e parco attraverso il coinvolgimento di cittadini e associazioni del territorio’” scrivono in una nota di commento all’approvazione della delibera da parte della Giunta Raggi. “E’ una mistificazione e la Sindaca lo sa perfettamente. Il Protocollo di Intesa assume e fa propria la delibera 787 del 2016 della Giunta Regionale la quale sancisce la ‘città della Salute e del Benessere’ cioè il Polo Sanitario della ASL RM1”. 

Il comitato contesta che la delibera e il protocollo “definiscono usi e destinazioni di tutti gli edifici del complesso ed affidano all’uso sanitario ed alla proprietà della Asl RM1 il 70% del Complesso”. Ma anche gli immobili destinati al “municipio ed il padiglione 31, infatti restano inspiegabilmente di proprietà AslRM1 con destinazione ufficiale sanitaria. Infine, alla Asl vengono assegnati tutti i finanziamenti e gli appalti anche per i servizi non sanitari”. Un progetto che, continuano, “viola le norme sulla destinazione dei redditi (per gli ex ospedali psichiatrici, ndr), quelle del Piano Regolatore e viola anche la delibera 40/2015 approvata nel 2015 dal Comune come affermavano fino ad un anno fa i rappresentanti M5S di Regione e Comune”. Scatta la mobilitazione: “Il 6 ottobre manifestazione in Campidoglio”. 

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