Grida "buffone" a Salvini: denunciata Eleonora, la casalinga di Roma che voleva "solo esprimere dissenso"
"Volevo esprimere il mio dissenso ma mi è stato vietato. È assurdo, la polizia dovrebbe prendersela con i potenti", ha detto la donna che si era rifiutata di dare le sue generalità alla Polizia
Ha urlato "buffone" fischiando alla pecorara. Questa la protesta di Eleonora, una casalinga 59enne residente a Borgo Pio contro Matteo Salvini. La sua storia ha fatto il giro del web e non solo. I fatti risalgono al 9 novembre scorso in occasione della partecipazione del ministro dell'Interno e vice premier Matteo Salvini a un convegno sul fenomeno delle sette organizzato nell'ateneo privato della Lumsa dal Dipartimento della pubblica sicurezza e dall’associazione Giovanni XXIII.
I fischi dello signora avrebbero però indotto un gruppo di agenti a intervenire per indurre Eleonora a cessare la contestazione. A riportare la notizia è stata La Repubblica. La 59enne era ferma sul marciapiede dell'isola pedonale di Borgo Pio. Appena ha visto il ministro "ho iniziato a fischiare forte con le dita, come fanno i pastori - dice ancora - gli anche gridato " buffone", mi è venuto spontaneo". Probabilmente Salvini non se n'è neanche accorto.
"I miei fischi hanno subito attirato l'attenzione di un gruppetto di circa quattro poliziotti in borghese - prosegue la donna al quotidiano - mi hanno ordinato di smettere di fischiare". "Il dirigente mi ha chiesto il documento gli ho detto che non l'avevo" . La donna è uscita dal posto di polizia con una denuncia per non aver esibito il documento.
Emanuele Fiano, della Presidenza del Gruppo Pd alla Camera, in un tweet ha fatto sapere che presenterà una interrogazione al Ministro Salvini sul fatto. Sulla vicenda è intervenuto anche Giuseppe Civati, fondatore di Possibile: "Quello che è accaduto a Eleonora, portata in commissariato dopo aver gridato 'buffone' a Salvini, è da Stato di polizia. Il dissenso deve essere accettato, altrimenti siamo alla sospensione della democrazia".
