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Il Salva-Roma è legge: il Senato approva il decreto con 132 sì

Il provvedimento che contiene le misure per mettere in salvo i conti della Capitale ha ricevuto il via libera da palazzo Madama

Il Salva-Roma è legge. L'aula del Senato ha approvato il decreto Enti Locali. Il via libera è arrivato con 132 sì, 71 no e 9 astenuti. La norma, che contiene numerosi provvedimenti fiscali per gli enti locali, ha al suo interno anche le norme utili a Roma Capitale.

Il decreto concede agli enti locali più tempo per presentare i bilanci, fino al 31 luglio. Più giorni anche per la Capitale per la presentazione del piano di rientro dal debito triennale che l'amministrazione capitolina dovrà rilasciare al ministero dell'Economia e delle Finanze, a quello dell'Interno e alla Corte dei Conti entro 120 giorni e non più 90 come fissato inizialmente. La Tasi invece potrà essere aumentata per un massimo dello 0,8 per mille.

"Oggi il Senato ha dato il via libera al decreto sugli enti locali: una buona notizia che finalmente ci permetterà di lavorare con serenità sul bilancio della Capitale, come stabilito proprio dall'articolo 16 del testo, e sul piano di rientro triennale che consentirà a Roma di uscire dall'emergenza" ha affermato in una nota il capogruppo del Pd in Assemblea capitolina, Francesco D'Ausilio. "Un tema, quello della finanza locale, che non riguarda solo la Capitale e su cui è quindi inutile imbastire sterili polemiche: a Roma arriveranno risorse a impatto 'zero', che i contribuenti romani avevano già versato attraverso l'addizionale Irpef. Questa è la base definitiva di un risanamento dei conti che ci consentirà così di improntare un piano di sviluppo per Roma".

"Con l'approvazione al Senato del dl Salva Roma si dà il via a un periodo di stabilità ma anche di responsabilità da parte del sindaco Marino e di tutta la giunta. Ora si deve accelerare sulla differenziata per risolvere il problema dei rifiuti, ma occorre ancor di più pensare a una fase di rilancio della città e dell'occupazione giovanile drammaticamente indietro rispetto alle altre capitali europee. Il parlamento ha fatto il suo dovere, ha salvato Roma, ora Marino deve salvare i romani" afferma, in una nota, Stefano Pedica, della direzione del Pd. "L''esperienza amministrativa dopo un anno di consiliatura e la conoscenza dei problemi reali dei cittadini deve portare Marino a fare il primo tagliando alla giunta e cambiare qualche pezzo se la macchina capitolina non va”.

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