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Sabato, 20 Aprile 2024
Politica

Salario accessorio, salta la tregua: dipendenti comunali pronti allo sciopero

A far scattare la protesta dei sindacati l'eliminazione dalla Legge di Stabilità, in discussione in Parlamento, di due emendamenti che mettevano in sicurezza lo stipendio dei lavoratori capitolini

Si è rotta la tregua tra il Campidoglio e i sindacati in merito al salario accessorio dei dipendenti capitolini. Dopo che in commissione Bilancio della Camera sono scomparsi gli emendamenti alla Legge di Stabilità che avrebbero permesso di mettere in sicurezza gli stipendi del Comune di Roma, i lavoratori capitolini sono di nuovo sul piede di guerra. I sindacati hanno chiesto al commissario Tronca un incontro e venerdì prossimo, sotto palazzo Senatorio, appuntamento alle 14, è in programma una manifestazione. E all'orizzonte non è escluso un nuovo sciopero. "In assenza di risposte convincenti continueremo alzando il livello della mobilitazione" fanno sapere i sindacati.

La causa scatenante è l'eliminazione degli emendamenti alla legge di Stabilità che erano stati studiati dal deputato, ed ex vicesindaco al fianco di Marino, Marco Causi, per mettere in sicurezza il fondo sul salario accessorio del Comune di Roma. Causi aveva lavorato a lungo nei suoi mesi di permanenza in Campidoglio. Un lavoro portato avanti tra Palazzo Chigi, l'Aran e la Ragioneria dello Stato volto a superare quegli aspetti che, di fatto, rendevano illegittima una parte della retribuzione. In altre parole si trattava di riequilibrare la parte fissa del salario accessorio rispetto a quella variabile, ricalibrandola su parametri in linea con quelli di altri comuni in Italia.  

Gli emendamenti, sostengono i sindacati, non comportavano spese aggiuntive. "L’effetto è un taglio di 32 milioni sulle buste paga dei 24.000 dipendenti sul fondo per il salario accessorio del 2016 e degli anni futuri e l’impossibilità di attivare percorsi assunzionali" scrivono Fp Cgil, Fp Cisl e Uil Fpl di Roma e Lazio in una nota. "Emendamenti che servivano non ad aumentare le retribuzioni, ma a mantenerle inalterate, anche considerando la riduzione dovuta ai pensionamenti che ha comportato comunque una diminuzione della spesa del personale, non compensata dalle mancate assunzioni che il piano triennale aveva programmato a cui l’amministrazione non ha dato seguito". Aggiungono: "Situazione che si aggiunge al blocco dello stipendio da oltre sei anni a causa dei mancati rinnovi del contratto nazionale e ai tagli di circa 200 euro al mese sulle buste dei dipendenti dovute all’applicazione dell’atto unilaterale". 

Un punto non di poco conto, riuscire a mantenere la 'pace' con i dipendenti capitolini, soprattutto con il Giubileo appena iniziato. "Questo il modo con cui si pensa di chiedere ai lavoratori e alle lavoratrici di Roma Capitale uno sforzo straordinario per il maggiore impegno che graverà sulla macchina capitolina nel 2016 con il Giubileo della Misericordia" continuano i sindacati. "Una beffa per lavoratori ma anche per i cittadini che dovranno sopportare servizi sempre più dequalificati e insufficienti a rispondere alle esigenze della popolazione romana e dei tanti pellegrini che si riverseranno sul nostro territorio per tutto il 2016. Si persevera in una ottusa politica ragionieristica, fatta di soli tagli alle spese del personale dipendente che compromette i diritti dei cittadini e i bilanci familiari dei dipendenti con buste paga ridotte anche di 500 euro al mese".

"Dopo aver umiliato oltre 3 milioni di dipendenti pubblici con 200 milioni di euro per il rinnovo di contratti fermi da sei anni Governo e Pd hanno detto no a un intervento senza oneri aggiuntivi di finanza pubblica finalizzato a rimuovere gli ostacoli normativi all'erogazione di una parte di retribuzione, in media di circa 200 euro mensili" commenta in una nota Stefano Fassina, deputato di Sinistra Italiana e candidato sindaco di Roma alle prossime elezioni. "Nei prossimi giorni incontreremo le rappresentanze sindacali dei lavoratori capitolini per verificare tutte le possibilità per sbloccare il salario accessorio".

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