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Roma Tpl, fattura da rifare: due aziende fuori dal consorzio. Si allungano i tempi degli stipendi

Oggi l'incontro con i sindacati. L'assessora Meleo: "Due aziende non sono più nel consorzio. Pagheremo solo quelle che ufficialmente ne fanno parte"

I lavoratori della Roma Tpl non vedranno lo stipendio prima di giovedì o venerdì. E' questo il dato più concreto emerso dall'incontro odierno in via Capitan Bavastro tra le sigle sindacali e l'amministrazione Cinque Stelle. Un incontro per fare chiarezza su una vicenda che, per l'ennesima volta, vede i lavoratori privati del loro stipendio. Da oltre 14 giorni infatti gli autisti dell'azienda che gestisce il 25% del trasporto pubblico romano non vedono i loro stipendi. Quattordici i giorni passati senza risposta, con il solo Enrico Stefano, presidente della commissione commercio, pronto a spiegare le verifiche in corso sulla regolarità contributiva da parte propedeutiche a poter emettere la determina dirigenziale di pagamento dei 6 milioni di euro spettanti a Roma Tpl. 

Se il Durc (documento unico regolarità contributiva) è stato messo a posto nella giornata di venerdì, oggi però è emerso dell'altro. Spiega l'assessora ai Trasporti Linda Meleo: "Abbiamo scoperto che ci sono una serie di irregolarità sotto il profilo giuridico che vanno avanti da molti mesi. Vale a dire una modifica della compagine societaria nonché dei contratti con i subappaltatori che farebbero emergere una situazione molto molto grave: alcune imprese starebbero effettuando il servizio senza alcun titolo". A fuoriuscire dal consorzio, secondo quanto si apprende da fonti sindacali, sarebbero le aziende Trotta e Fonti, che insieme contano 160 lavoratori e coprono il 25% del servizio. 

L'uscita di queste 2 aziende dal consorzio ha reso di fatto non esigibile la fattura emessa da Roma Tpl. Una fattura che chiedeva anche i soldi per queste 2 aziende fuoriuscite e ad oggi, secondo quanto ha spiegato la Meleo, di fatto operanti senza alcun titolo. "A fronte di queste irregolarità", continua Meleo, "abbiamo deciso di effettuare il pagamento soltanto dei chilometri percorsi dalle aziende che ufficialmente a pieno titolo svolgono l’attività per Roma Tpl. E quindi lasciare fuori chi non avrebbe titolo ad effettuare il servizio". 

Roma Tpl quindi dovrà riemettere fattura, conteggiando solo il 75% del servizio. Una nuova fattura con importo diminuito che il Campidoglio dovrà vagliare e pagare. Dovrebbero essere 6 i milioni che il Campidoglio erogherà, quanto basta per pagare tutti gli stipendi, anche quelle dei lavoratori di Fonti e Trotta. Spiega Michele Frullo di Usb: "La domanda è stata posta al tavolo e sono state date rassicurazioni, da parte dell'amministrazione, che Cialone (presidente del consorzio, ndr) con quei soldi dovrà pagare anche i lavoratori delle due aziende che non farebbero più parte del consorzio". 

I tempi per il pagamento? Tra nuove fatturazioni da emettere, nuove verifiche e bonifici, se tutto va come dovrebbe, venerdì, o al massimo per lunedì prossimo, i lavoratori dovrebbero vedere i bonifici sul proprio conto. Ancora quattro giorni senza stipendi per una situazione sempre più esplosiva. Paolo Ventura, segretario di Fast Confsal racconta: "Abbiamo ragguagliato i lavoratori riguardo all'incontro, chiedendo ancora pazienza e di evitare blocchi". Secondo quanto si apprende a Maglianella nel pomeriggio non sono mancati i momenti di tensione rientrati però dopo pochi minuti. "La situazione è pesante", racconta ancora Ventura. "E' sempre più complicato chiedere ai lavoratori di aspettare ancora e di fidarsi dell'azienda e dell'amministrazione". 

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