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Roma Tpl: nessun blocco ad oltranza, ma in periferia molte linee a singhiozzo

Paolo Ventura, segretario di Fast Ferrovie Confsal "il 60% dei mezzi è rimasto fermo in deposito". Disagi in periferia

I mezzi della Roma Tpl non si fermano. Gli autisti delle linee di periferia della Capitale hanno aderito all'appello dell'azienda, evitando il fermo totale dei mezzi. Niente assemblee quindi questa mattina nei depositi di via Raffaele Costi e via della Maglianella e niente blocco totale come annunciato.  

Il servizio risulta comunque pesantemente rallentato. Secondo Paolo Ventura, segretario di Fast Ferrovie Confsal "il 60% dei mezzi è rimasto fermo in deposito". Oltre metà dei lavoratori infatti, per motivi diversi, non si è presentata sul posto del lavoro. Assenze che, come spiega l'Agenzia per la mobilità, stanno provocando la cancellazione di diverse corse. Alcune linee viaggiano quindi a scartamento ridotto, con inevitabili disagi per i cittadini. 

Una situazione drammatica quella dei lavoratori della Roma Tpl. In 1800 da due mesi non ricevono lo stipendio, con gli inevitabili problemi che questo comporta: famiglie, spesso monoreddito, in difficoltà nel pagare mutui, nel fare la spesa, nel fare benzina per i propri mezzi privati, costretti a chiedere soldi in prestito a parenti e amici; situazioni drammatiche che da settimane stanno innescando una vera e propria bomba ad orologeria. 

Alle 17 di oggi, in prefettura, è convocato un tavolo istituzionale per provare a sbloccare la situazione. "L'auspicio", spiega Paolo Ventura di Fast, "è che Roma Capitale, il Prefetto, l'azienda mostrino senza di responsabilità e sblocchino questa situazione, diventata ormai insostenibile". 
 

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