rotate-mobile
Politica

Roma Tpl ancora senza stipendio: assenze alle stelle, servizio rallentato

Nonostante l'incontro di mercoledì scorso in Campidoglio, la situazione del servizio pubblico periferico resta critica. Intanto le linee sono state ridotte

Corse ridotte, linee soppresse, bus parzialmente in servizio. Nonostante l'incontro in Campidoglio di mercoledì scorso, è crisi aperta sul fronte Roma Tpl. La soluzione messa in campo dall'assessora alla Mobilità Linda Meleo non ha ancora dato i suoi frutti e i dipendenti, sfiancati dall'ennesimo ritardo nel pagamento degli stipendi, sono ancora a bocca asciutta. Si dovranno accontentare dell'acconto di 650 euro versato nei giorni scorsi, almeno fino al 27 o il 28 aprile, ipotizzano di sindacati, anche se qualcuno, "visto come sono andate le cose fino ad oggi", non esclude che si possa arrivare addirittura ai primi giorni di maggio. I lavoratori sono stremati, da oltre un anno senza la certezza di uno stipendio a scadenza regolare, con le rate del mutuo che si accavallano, gli affitti che ritardano e esigenze familiari costrette ad aspettare. Le assenze per malattia sono alle stelle. "I lavoratori stanno male, non ce la fanno più davvero" racconta a Romatoday un autista. "Non so nemmeno con che coraggio ci chiedano ancora di guidare questi autobus". 

Un girone infernale in cui sono stati trascinati anche i cittadini dei quartieri periferici della città, in un susseguirsi di ritardi e linee soppresse. Sette le "linee parzialmente in servizio" questa mattina, l'annuncio di Atac (013D - 039 - 226 - 663 - 777 - 892 - 992). Ieri pomeriggio erano nove le "corse ridotte" (039-135-235-447-505-543-548-710-767) e così ieri mattina (041-135-505-546-548-665-710-778- 998) quando la linea 767 è stata addirittura "sospesa". La situazione si ripete, a ritroso nei giorni precedenti. Venerdì pomeriggio 13 linee erano parzialmente in servizio (548-557-764-775-777-778-889-907-892-982-985-992-993), 3 soppresse (078-701L-912). 

Le condizioni dei lavoratori, nei fatti, è ferma. L'assessora Meleo mercoledì scorso aveva annunciato che si sarebbe sostituita nel pagamento del Durc, il documento che attesta la regolarità contributiva, senza il quale l'amministrazione non può procedere con i versamenti all'azienda che a sua volta non versa gli stipendi. Ma il processo non è immediato e il ritardo accumulato al momento dell'incontro superava già i 15 giorni. Sempre in quella sede, Meleo ha fatto sapere di avere tra le ipotesi quella di procedere al pagamento diretto degli stipendi ai lavoratori.

"Le problematiche di Roma Tpl sono vecchie e si ripetono da mesi. Speravamo che il Comune si fosse già attivato per sostituirsi all'azienda nel versamento degli stipendi e invece il percorso inizia ora" il commento di Stefano Rinaldi segretario generale Filt Cgil Rieti Roma Est Valle dell'Aniene. "Inoltre, dopo l'incontro di mercoledì, dal Campidoglio non abbiamo più ricevuto alcuna notizia. I lavoratori sono ancora in attesa, solo alcune consorziate hanno provveduto all'erogazione degli stipendi. Il servizio è rallentato, gli autisti non sanno più come andare al lavoro". Nelle scorse settimane erano state aperte le procedure di sciopero. "A breve lanceremo una data, non abbiamo alternative. Dobbiamo tenere alta la vertenza, i lavoratori non possono rischiare di saltare anche il prossimo stipendio".

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Roma Tpl ancora senza stipendio: assenze alle stelle, servizio rallentato

RomaToday è in caricamento