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Multiservizi, dopo lo sciopero si riapre il tavolo in Campidoglio con i sindacati

Giovedì 22 febbraio sciopero con manifestazione in Campidoglio

Sul cambio di appalto di Roma Multiservizi si riapre la discussione tra i sindacati e il Campidoglio. In occasione della giornata di sciopero di ieri, Cgil, Cisl e Uil e le relative sigle di categoria locali (Filcams Cgil; Fisascat Cisl; Uiltrasporti) sono stati ricevuti a palazzo Senatorio. Sul piatto il futuro della municipalizzata capitolina, controllata al 51% da Ama e al 49% da Manutencoop. La gara a doppio oggetto avviata dall'amministrazione di Virginia Raggi, a cui era era contraria la quasi maggioranza dei sindacati, è stata annullata in seguito ai rilievi avanzati dall'Autorità garante della concorrenza e del mercato e di un ricorso al Tar. 

E mentre l'assessore alle Partecipate Alessandro Gennaro sta studiando come superare questo ostacolo, è fallita la trattativa in regione e la procedura di licenziamento per 30 lavoratori non è stata fermata. "Il Comune di Roma ha chiesto dieci giorni per approfondire la situazione. Entro la metà di marzo verremo riconvocati" spiega a Romatoday Michele Azzola segretario generale della Cgil di Roma e del Lazio.    

Per lo sciopero di ieri l'attenzione è stata alta. "Abbiamo chiesto all'amministrazione di riconfermare l'impegno per la salvaguardia di tutti i posti di lavoro. Se la prossima gara non rispetterà le necessarie clausole sociali, tra i 4 mila lavoratori dell'azienda si rischia una mannaia fatta di licenziamenti e riduzione di ore di lavoro e di salario". La strada per i sindacati non è la gara a doppio oggetto: "Le attività svolte da Roma Multiservizi sono di rilevanza pubblica. Il Comune crei una società in house". Non c'è molto tempo: "A luglio scadrà la proroga dell'appalto. Vogliamo capire come verranno tutelati i lavoratori". 

A fianco di Roma Multiservizi anche i dipendenti dei lotti di pulizie e sanificazione dell'appalto di Roma Capitale. "Nell’esaminare i documenti di gara, riscontriamo ancora che il capitolato è stato redatto contro gli interessi dei lavoratori peggiorando addirittura la norma contrattuale che tecnicamente dovrebbe essere pedissequamente rispettata e recepita da ogni ente committente" hanno spiegato i sindacati nei giorni scorsi.

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