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Venerdì, 19 Aprile 2024
Politica

Multiservizi, lavoratori in Campidoglio: "Raggi non ci riceve"

In concomitanza con lo sciopero nazionale per il rinnovo del contratto del turismo e ristorazione i dipendenti della partecipata pubblica hanno protestato a palazzo Senatorio

Trasporti scolastici a singhiozzo, pulizie degli istituti non garantite, addirittura in alcuni casi uscite anticipate dei bimbi da scuola. Per i lavoratori della Roma Multiservizi ieri è stata un'altra giornata di sciopero. Una mobilitazone indetta a livello nazionale dai sindacati confederali per il rinnovo del contratto nazionale del turismo e ristorazione, vertenza che nella Capitale si aggiunge alla mobilitazione ormai permanente dei 4000 mila dipendenti dell'azienda partecipata al 51% da Ama. Il progetto dell'amministrazione per le partecipate e la nuova gara d'appalto per l'assegnazione del servizio di global service, vicenda che si trascina senza soluzione ormai dalla precedente amministrazione Marino, secondo i lavoratori non garantirà l'attuale occupazione. 

I lavoratori, dopo aver partecipato al presidio indetto dai sindacati a Bocca della Verità, hanno presidiato il Campidoglio per chiedere all'amministrazione Raggi di essere ricevuti. Obiettivo: ottenere un incontro con la sindaca Virginia Raggi per scongiurare il rischio occupazionale. Non hanno rassicurato infatti le parole dell'assessore capitolino alle Partecipate, Massimo Colomban, che mercoledì nel corso del congresso romano della Cisl ha ammesso di non poter dare rassicurazioni sulla tutela occupazionale vista l'impossibilità di trasformare Multiservizi in una partecipata di primo livello a causa dei vincoli della legge Madia. Per l'imprenditore trevigiano, prestato alla politica capitolina, la norma renderebbe difficoltosa anche l'attuazione di una gara a doppio oggetto, soluzione auspicata dal Comune e attualmente al vaglio dell'Avvocatura capitolina ma osteggiata dai lavoratori. 

Raggi però, assente stamattina da Palazzo Senatorio, non ha potuto incontrare i lavoratori, che si sono dovuti accontentare di essere ricevuti dallo staff della prima cittadina."Ci hanno promesso contatti telefonici" per un appuntamento con gli assessori all'Ambiente, Pinuccia Montanari e alle Politiche sociali, Laura Baldassarre, hanno spiegato all'Agenzia Dire i lavoratori in piazza. "La sindaca Raggi non ci vuole ricevere, ma noi vogliamo incontrare lei e non i suoi assessori visto che è stata lei a venirci a chiedere i voti in campagna elettorale ma poi non l'abbiamo mai vista". 

"La Raggi non ha ricevuto una delegazione dei lavoratori della RomaMultiservizi in sciopero e quasi 4.000 persone rischiano il posto di lavoro" la denuncia di Alessandro Onorato, capogruppo della Lista Marchini. "Ho richiesto insieme a tutti i gruppi consiliari d'opposizione la convocazione di un urgente Consiglio straordinario sul tema. Daranno la colpa dei licenziamenti al Tar, alla legge Madia, al destino baro, insomma proveranno a scaricare su qualcuno la loro incapacità e malafede. I lavoratori della Roma Multiservizi potrebbero essere salvati solo dalla bontà di chi si aggiudicherà i mini-lotti del global service dando la colpa di tale scelta al Tar".

Continua Onorato: "In campagna elettorale avevano promesso, per garantirsi i voti degli oltre 4.000 lavoratori e dei loro familiari, che ognuno di loro sarebbe stato internalizzato in Ama e l'hanno continuato a promettere fino a cinque mesi fa, con tanto di mozione in Consiglio comunale votata da tutto il M5S. Salvo poi cambiare idea e formulare una nuova promessa anche questa disattesa: quella che la Roma Multiservizi sarebbe diventata al 100% di proprietà del Comune di Roma. Si sono rimangiati anche questo impegno dando la colpa alla legge Madia. Peccato che in nessun modo questa legge non permetterebbe di acquistare la parte privata della Roma Multiservizi per renderla pubblica al 100% garantendo così i livelli occupazionali e la massima qualità del servizio per i romani".

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