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Caos Multiservizi, gara da rifare: dopo la bocciatura dell'Antitrust il Comune la annulla

Nessun passo indietro, però, sulla gara a doppio oggetto

Il Campidoglio preferisce non spiegarlo ufficialmente, limitandosi a rivendicare mezzo stampa che per Roma Multiservizi la gara a doppio oggetto è "lo strumento migliore per garantire il risultato". Ma dopo la bocciatura dell'Autorità garante della concorrenza e del mercato, il piano per uscire dall'impasse del cambio d'appalto della partecipata al 51% da Ama messo in campo dall'ex assessore alle Partecipate Massimo Colomban è stato definitivamente annullato "in autotutela" dal dipartimento Razionalizzazione capitolino. La determina con il ritiro degli atti di gara è stata firmata ieri mattina dal direttore del dipartimento Razionalizzazione della spesa, Carolina Cirillo. La maxi-gara da 475 milioni di euro che avrebbe dovuto sia individuare il socio privato con cui costuire la nuova società mista sia affidare con un unico lotto servizi che vanno dall'ausiliariato, trasporto scolatico e pulizia nelle scuole alla manutenzione del verde, delle piste ciclabili e alla derattizzazione, è da rifare. 

L'Autorità Garante della Concorrenza del Mercato ha individuato una serie di "violazioni" e chiesto di adottare entro 60 giorni "iniziative per rimuoverle". Per l'Antitrust il Comune ha violato le norme che regolano il settore, compreso il cosiddetto 'decreto' Madia in materia di società a partecipazione pubblica e avrebbe erroneamente definito i servizi messi a bando come di 'Interesse generale', tipologia che può essere affidata a una società mista pubblico-privata che invece, più correttamente, sarebbero dovuti essere "configurati alla stregua di servizi strumentali" da affidare con le regole delle gare pubbliche. Il Campidoglio, inoltre, per l'Autorità garante ha accorpato "in un unico affidamento servizi assai eterogenei e di importo diseguale". Scelta definita "carente e inadeguata", in contrasto con il Codice dei contratti pubblici, "limitando in modo irragionevole la facoltà di presentazione individuale delle offerte da parte delle piccole e medie imprese" e non garantendo nè la concorrenza nè i risparmi di spesa. 

Il Campidoglio deve quindi ripartire da qui. Sulla gara a doppio oggetto non ci sarà però alcun passo indietro e sui nuovi indirizzi per la formulazione dovrà pronunciarsi l'Assemblea capitolina con una nuova pubblicazione prevista per il 18 gennaio. Andrà certamente ridefinito il nuovo perimetro dei servizi da mettere a bando, restringendolo al servizio scolastico. Dovrebbero restare fuori, invece, la manutenzione del verde e quella delle piste ciclabili.  

Restano con il fiato sospeso i circa 3000 lavoratori, la maggior parte dei quali, circa 2500, impiegati nel global service scolastico. Martedì, nel corso di una giornata di sciopero e con l'ennesima protesta in piazza del Campidoglio, Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltrasporti di Roma e del Lazio, hanno firmato un'intesa con l'assessora all'Ambiente Pinuccia Montanari nel quale l'amministrazione assume una serie di impegni tra cui la revoca immediata della procedura di mobilità per gli impiegati e per i lavoratori addetti alle pulizie in Atac e a ricercare ogni soluzione idonea a garantire continuità occupazionale e salariale nei cambi appalto. L'intento di proseguire con la gara a doppio oggetto, strada fortemente contestata da tutti i sindacati, però, resta. A gennaio il bando 2.0. 
 

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