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Sabato, 20 Aprile 2024
Politica

Roma Metropolitane, cresce la protesta: "Dal Campidoglio un nulla di fatto"

Secondo giorno di sciopero in concomitanza con l'assemblea dei soci: "L'amministrazione non ha adottato alcuna delibera". Domani sciopero e presidio fuori da Palazzo Senatorio

Non arresta la protesta dei lavoratori di Roma Metropolitane. L'assemblea dei soci dell'azienda, creata ad hoc per fare da stazione appaltante per conto del Campidoglio per i lavori del sistema metropolitano cittadino, è stata presidiata dall'esterno della sede di via Tuscolana 171 dal sit-in dei dipendenti in sciopero. Il secondo in pochi giorni a cui domani seguirà una terza giornata di protesta fuori dal Campidoglio. Per il 'socio' Roma Capitale, titolare dell'intero capitale sociale, ha partecipato l'assessora alla Mobilità, Linda Meleo. 

"La seduta si è conclusa con un nulla di fatto ed è stata nuovamente convocata a 8 giorni da oggi, non essendo stata adottata dall'amministrazione capitolina alcuna delibera per la soluzione delle gravi problematiche strutturali e di carattere economico poste all'ordine del giorno, ulteriormente aggravate a seguito del pignoramento dei conti correnti bancari da parte dell'appaltatore della Linea B1 Salini Impregilo" denunciano i sindacati in una nota. Una problematica urgente che ha portato al blocco dei conti della municipalizzata mettendo a rischio le attività dell'azienda e gli stipendi di febbraio. Si attendeva una delibera di Giunta che mettesse sul piatto i milioni di euro necessari a sbloccare i conti ma, secondo quanto denunciano le rappresentanze dei lavoratori in una nota, la delibera non è ancora pronta. All'uscita dall'assemblea dei soci, i lavoratori hanno parlato con l'assessore Meleo "ricevendo per l'ennesima volta rassicurazioni verbali e generiche" la denuncia. 

LA SITUAZIONE: SENZA UN PIANO E CON I CONTI BLOCCATI

Domani è attesa la terza giornata di sciopero con tanto di manifestazione dalle 9.30 in piazza del Campidoglio. Al Comune i lavoratori chiedono: "Assumere immediatamente le determinazioni necessarie allo sblocco dei conti bancari della società, attualmente pignorati; formalizzare le modalità volte a consentire l’approvazione dei bilanci 2015 e 2016, indispensabile per scongiurare l’immediato fallimento della società;
la definizione di un piano industriale che assicuri la continuità lavorativa e professionale del personale impiegato, nell’ottica di un auspicato rilancio dello sviluppo delle reti di trasporto pubblico, a beneficio di Roma e della cittadinanza". Infine i lavoratori chiedono il rispetto della mozione n.30, approvata il 29 novembre del 2016, relativa "alla convocazione di un tavolo permanente di confronto con le Rappresentanze Sindacali". 

Roma Metropolitane, sciopero e presidio

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